Galli: "Fiorentina ancora senza identità e che gioca sull'avversario. In 90 minuti un solo tiro in porta al Como, una squadra 'a spasso'. Pioli deve individuare i titolari e dare certezze"

Lo storico ex portiere viola Giovanni Galli ha parlato a Lady Radio, concentrandosi su quelli che ha ritenuto i punti focali del complicatissimo avvio di stagione della Fiorentina.
“Capisco che ci possa essere l'avversario che crea delle difficoltà, ma la forza della Fiorentina deve essere quella di comandare la partita, quello che è stato il mantra di Pioli dall'inizio, purtroppo però questo non è successo. Anche nel primo tempo la partita la faceva il Como, la Fiorentina pressava tanto, ha segnato dopo 8' ed è stato l'unico tiro in porta in 90 minuti. All'inizio la partita era anche stata interpretata in modo anche in parte giusto, poi però non si può solo cercare di bloccare l'avversario, significa non avere un'identità”.
‘Come ha giocato la Fiorentina? ’A spasso''
“La Fiorentina non crea occasioni, Butez non ha fatto una parata, a differenza di De Gea che varie volte è dovuto intervenire. La prestazione non è stata positiva, sull'1-0 si vedeva che la partita non era vinta. La squadra ha bisogno di ritrovare certezze, Pioli deve scegliere 13 titolari che possono dare garanzie e quelli devono essere, poi su quell'intelaiatura può fare dei cambi, ma ora la Fiorentina ha bisogno di trovare un'identità. Come ha giocato la Fiorentina ieri? ‘A spasso’. Occorrono certezze difensive, serve concretezza, solidità, si può sbagliare ma si deve sapere che non si è sempre in affanno. La Fiorentina nel secondo tempo è andata in difficoltà, i due centrali non erano mai in linea”.
‘L’asticella è stata alzata, ora bisogna correre'
“Ho fiducia in Pioli, l'inizio di campionato però non è stato soddisfacente. Bisogna pensare a noi stessi, non guardare gli avversari, e concentrarsi sull'obiettivo della squadra. A Pisa la Fiorentina dovrà andare per mettere il più possibile in difficoltà la squadra di Gilardino, quindi sarà fondamentale determinare bene lo sviluppo della partita, senza limitare le proprie ambizioni. Occorre iniziare a correre, l'asticella è stata alzata”.