Kean, i tempi della clausola stanno per finire: possibile che lui non abbia ancora deciso? Gli arabi non demordono, ma attenzione alle piste europee. La Fiorentina…

Pochi giorni e poi finalmente conosceremo la verità definitiva su Moise Kean, su dove l’attaccante della Fiorentina giocherà nella prossima stagione. O, meglio, il 15 luglio scade la clausola che lo libererebbe per 52 milioni di euro, ma riteniamo alquanto difficile una sua partenza a clausola disinnescata. Anche perché, come i colleghi del Corriere Fiorentino ci hanno raccontato qualche giorno fa, il calciatore ed il suo entourage avrebbero assicurato alla Fiorentina che la partenza si sarebbe potuta materializzare soltanto tramite la clausola stessa.
Certo, un pizzico di curiosità permane su tutta la vicenda: possibile che il giocatore non abbia ancora deciso cosa fare?
Kean: ultime ore di passione tra tentazioni arabe e sirene europee
Dopo la corte dell’Al-Qadsiah, che avrebbe ora virato in maniera decisa su Mateo Retegui, si registra l’interesse anche dell'Al-Hilal di Simone Inzaghi per il centravanti della Fiorentina. Squadra saudita sicuramente più prestigiosa e competitiva della prima, e con un’offerta a stagione per il giocatore di circa 20 milioni all’anno, più alta dei quasi 15 dell’Al-Qadsiah.
In Europa attenzione ancora a Manchester United e Galatasaray (che però continua a cercare con insistenza Osimhen), mentre più difficili appaiono in Italia le piste che porterebbero a Milan e Napoli (che deve, però, prima cedere il bomber nigeriano, appunto).
La proposta della Fiorentina ed il silenzio del centravanti
Alla scadenza della clausola, la Fiorentina proporrà ufficialmente quello che al giocatore ha già apertamente comunicato: la volontà di rinnovargli il contratto, portando l’ingaggio per i prossimi 5 anni a 4 milioni netti a stagione (quasi il doppio rispetto allo stipendio di 2,2 milioni attuale). Il massimo per la Viola, che solo a Ribery propose, quando Commisso si era da poco insediato, degli emolumenti del genere. Il tutto eliminando la clausola o, soluzione più probabile, aumentandone l’ammontare in maniera significativa.
Ovvio che, di fronte alle offerte principesche provenienti da altri lidi, sia del tutto legittimo che il giocatore ci pensi ed a lungo sul proprio futuro professionale. Come vi dicevamo in apertura, però, il fatto che il calciatore sia ancora indecisissimo sul proprio domani qualche interrogativo lo apre.
Ma la società gigliata, nel caso peggiore, siamo sicuri che avrà già un piano B pronto nei minimi dettagli.