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A RTV38 ha parlato il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè. Queste le sue parole al Salotto dello Sport: "La conferma di Iachini è stata condivisa da tutti noi dettata dalla meritocrazia. Con noi ha fatto u grande lavoro e il suo esonero è stato solo per dare una ventata di aria fresca alla squadra. Sul regista? La valutazione fatta a fine mercato da parte nostra ci ha portato a pensare che il nostro era uno dei centrocampi più forti d'Italia. In pochissimi oggi giocano con il doppio play. Torreira mi è sempre piaciuto ma la scorsa estate non era interessato a noi. Non cambierei il nostro centrocampo con pochi in Italia. Mai pensato di dimettermi"

E sulla scelta di Cesare Prandelli: "Di lui ci ha colpito l'amore per Firenze e per la società. Poi anche la sua motivazione, sa di mettersi in gioco in un ambiente che conosce bene. Con lui avevo già lavorato in passato. Il mio lavoro prevede di sondare il terreno anche per altri allenatori"

E sulla società: "Leggo di persone che vogliono un nuovo direttore generale. Joe Barone gestisce una parte fondamentale della Fiorentina, che è un'azienda forte. Siamo stati una delle pochissime società che ha pagato tutti regolarmente e siamo orgogliosi di ciò"

E su Commisso: "Rocco è tanto deluso dalle critiche non vere che ricadono su di lui. Io stesso a fine partita dopo una sconfitta sto male per lui. Spero che queste forti critiche non portino a un distacco da noi ma Barone mi assicura che Rocco continuerà a combattere le sue battaglie"

E sull'addio di Federico Chiesa: "Le operazioni si fanno in due. Callejon al suo posto era bloccato da un bel pezzo ed è stata un'esplicita richiesta di Iachini. Se fosse rimasto, Callejon sarebbe arrivato comunque"

E su Amrabat: "Lui è un giocatore forte, ma ripeto: quando capirà cosa è Firenze migliorerà esponenzialmente. Non mi preoccupa assolutamente Sofyan"

 


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