Nel suo classico pezzo ironico per La Nazione, Benedetto Ferrara ha descritto così la giornata di relax nel post Udinese per i vertici della Fiorentina:

"... Durante l’antipasto, Italiano si è complimentato con la società per come il mercato di gennaio abbia aiutato non solo lui, ma soprattutto il calcio italiano, che stava soffrendo per l’assenza della Juventus in zona Champions. Un fatto che stava destabilizzando soprattutto il mondo dell’editoria: giornali e tv, infatti, non sono abituati a dover fare a meno di titoloni trionfanti sulla seconda squadra di Torino...

Dopo aver ricordato al suo allenatore che la società ha fatto di tutto per prendere Berardi offrendo la metà della cifra richiesta e che il Real ha detto no ai 4000 euro più Iva proposti per il prestito semestrale secco di Benzema, ci ha tenuto a ricordare al tecnico che i contratti vanno rispettati. A quel punto Italiano gli ha fatto notare che lui a Spezia aveva un contratto e l’arrivo della Impepata di cozze con plusvalenza di cipolle di Tropea ha chiuso la questione. Dopo un classico “Niente dolce sennò mi appesantisco” si è presentato il dilemma del conto. A quel punto Italiano ha chiamato Ramadani, che ha risolto la situazione comprando il ristorante e girando tutto sul conto di Pradè. I due si sono lasciati con un abbraccio affettuoso nel nome di un patto per l’Europa e di un “Terzic non si tocca”. E neanche Biraghi, sia chiaro".


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