Nessun dubbio, nessuna titubanza. La Fiorentina si affida ancora mani e (soprattutto) piedi a FR7. In quella che nell’ambiente viola è considerata la partita più importante di questa stagione. Vincere significherebbe molto. Girare a 21 punti, guadagnare alcune posizioni in classifica, trovare morale, allontanare le nubi del post cappotto subito domenica scorsa a Napoli contro la squadra di Gattuso. "Non mi è mai capitato in 30 anni di carriera di perdere 6-0 quindi è stato giusto chiedere scusa ai tifosi. Ma reagiremo subito, non ho dubbi" certifica il tecnico della Viola. La desolazione di uno stadio che occorre pensare sia pieno. Prima Franck era abituato ad immaginare giocate e traiettorie proibite ai più. Adesso la mente di Ribery deve convincersi di vedere sugli spalti quei tifosi che lo hanno osannato fin da quando ha messo piede a Firenze. Il francese, racconta chi lo conosce, si nutre delle emozioni che il popolo prova nel vederlo giocare. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport, nel calcio ovattato degli stadi senza gente dove si sente forte l’eco della propria voce, Ribery è un calciatore depotenziato. Un campione quasi fuori contesto: che lotta, ma si chiede per chi. Nelle cattedrali vuote soffre e la deprimente classifica della Fiorentina non è certo un ricostituente. Poi, però, scatta l’orgoglio del campione. E questo, seguendo il ragionamento di Prandelli, sembra il momento perfetto per vedere nuovamente il vero Ribery.


💬 Commenti