​​

Oggi compie gli anni un giocatore molto controverso della Fiorentina. Un attaccante che era arrivato con grandi aspettative ma poi non si è rivelato all'altezza della situazione, trovando poco spazio sia con Italiano che con Palladino. Stiamo parlando di Jonathan Ikoné, ora in forza al Como, ma che potrebbe tornare a Firenze dopo il prestito alla squadra di Fabregas. Un velocista che probabilmente avrebbe fatto ancora comodo, visto il modello calcistico dell'allenatore gigliato. 

Jonathan Ikoné, esterno di proprietà della Fiorentina e in prestito al Como

Eppure gli esterni naturali c'erano

A Siviglia si è vista una partita aperta, su tutti i fronti. Due squadre che sfrecciavano da una parte all'altra e dove ha prevalso la rapidità degli esterni di Pellegrini. Una peculiarità che, fino a gennaio, poteva mostrare anche la Fiorentina. Nel mercato invernale, invece, la scelta di lasciar partire i due migliori contropiedisti: Ikoné, appunto, e Sottil. Ma mentre il primo sta trovando spazio a Como, il secondo non è mai finito nelle grazie di Conceição, nonostante la stagione negativa del Milan. Siamo dunque così sicuri che la Fiorentina non ne aveva più bisogno? Una domanda che sorge spontanea anche alla luce delle prestazioni di Zaniolo. Per non parlare dei necessari adattamenti di Folorunsho sulle fasce e del fatto che contro il Betis Palladino ha schierato Parisi a piede invertito. E, in tutto ciò, Colpani è appena tornato a disposizione…

Andrea Colpani, tornato a disposizione contro il Betis dopo un lungo infortunio

Una riflessione doverosa

Ikoné e Sottil potrebbero far ritorno entrambi al Viola Park in estate. Forse, il francese ha qualche chance in più di essere riscattato dalla ricca società lagunare, mentre Sottil non sembra aver beneficiato in nessun modo dell'upgrade in rossonero. Con Italiano la Fiorentina praticava un calcio molto diverso, fatto di tanto palleggio e possesso palla. Ma adesso, dove la transizione si sviluppa prevalentemente in verticale, era proprio necessario cedere i due esterni più rapidi e abili nel dribbling? Una riflessione che sorge all'indomani della sconfitta di Siviglia, dove abbiamo visto Abde e Antony farla da padrone all'interno di un sistema di gioco non troppo dissimile da quello di Palladino


💬 Commenti (4)