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DE GEA: 6 Quando l’ennesimo carneade (Berisha in questo caso) riesce a batterlo, deve essergli scorsa un po’ tutta la carriera davanti. Di colpe ne ha meno di tutti ma dalla porta è difficile incidere sul resto dei reparti.

PONGRACIC: 4,5 Forse dei tre il più indisponente perché il più dotato tecnicamente. Sul gol di Berisha è non pervenuto, poi infila una serie di palloni da cui si lascia oltrepassare in serenità, alimentando il malumore del Franchi. Una superficialità inaccettabile. 

COMUZZO: 5 torna centrale dei tre, rincorre senza successo Stulic, non proprio Lewandowski ma neanche Cabral. Non che il Lecce offra chissà che mole di occasioni ma quando conta, anche lui è in grosso affanno. 76’ Fazzini: 5 Protagonista di un tocco d’esterno da brividi.

RANIERI: 5 E’ sempre molto grossolano nelle giocate, si allunga un paio di palloni in costruzione. Spreca una buona occasione su un’uscita avventata di Falcone ma perfino il suo livello di isteria e foga è ai livelli minimi… almeno fino all'imbarazzante episodio del rigore. Un teatrino ridicolo, da parte di chi indossa la fascia da capitano della Fiorentina.

DODO: 4 La solita pallottola impazzita, che crea caos più alla Fiorentina che al Lecce. Come quando ‘colpisce’ Nicolussi con un bolide in ripartenza avviando la contro giocata salentina. Ci prova anche con l’autolancio ma sono più le volte che finisce fuori col pallone. 

NDOUR: 4 Parte con un bel tacco per Dodo ma lì finisce la sua partita. E’ macchinoso all’inverosimile, si addormenta sul pallone e perde quello sanguinoso da cui nasce il gol di Berisha. La Serie A purtroppo non è la Conference ma cosa sia stato visto in questo ragazzo resta un mistero. 46’ Mandragora: 5 Aveva in mano il pallone del rigore, prima che il Var lo togliesse. Per il resto non si è visto nei pressi della sfera bianca.

NICOLUSSI CAVIGLIA: 4 Sbaglia tutto. Ma tutto eh. Dal primo passaggio all’ultimo calcio d’angolo, si fa ammonire per un fallo stupido. E come ciliegina si perde anche Berisha in occasione della rete leccese. Fosse venuto con la sua auto al Franchi l’avrebbe parcheggiata in divieto di sosta probabilmente. 46’ Sohm: 5 Trova una singola giocata, con un tocco smarcante per Kean, che non aggancia. Ha la palla per spaccare la porta ma spacca più che altro il vetro della Ferrovia (e gli attributi di chi la affolla).

FAGIOLI: 4 Sembra totalmente svuotato, inerme, oltre la timidezza, sbatte contro Ramadani (!) e Coulibaly (!!). Non è calciatore da 15-18 milioni ma in questo momento neanche da 15-18 euro purtroppo. La Fiorentina non esiste nel reparto: difficile capire il perché e come possa uscire da questo tunnel. 46’ Gudmundsson: 5 Quarantacinque minuti, un pallone toccato, sparacchiato malamente in Ferrovia. Non c’è male come media.

FORTINI: 5 E’ il primo a calciare accentrandosi e in generale rientra spesso sul destro. Ma è l’unico per il quale valga la pena fare un’analisi dal punto di vista tecnico. Si perde via via col passare dei minuti, sbagliando alcuni gesti proprio di banale intesa coi compagni.

DZEKO: 4,5 Parte sui nervi, in appoggio a Kean e insidioso. Offre perfino una rincorsa difensiva alla causa ma dura un quarto d’ora circa perché poi si incaponisce in una serie di giocate che fanno quasi tenerezza, compreso quando cerca di aggirare in velocità Gallo. 57’ Piccoli: 5 Apre con una sponda di petto per Kean, gestisce un pallone in transizione ma lo serve a Gaspar e non al compagno..

KEAN: 4,5 Accentra palloni ma è maledettamente arraffone. Gioca al Kean contro tutti (difficile ipotizzare altre pratiche) e calcia una volta in porta, con respinta di Falcone. Sbaglia però anche un aggancio dentro l’area e sul pallone che gli arriva al limite dell’area piccola, ha il piede morbido.

PIOLI: 4 La Fiorentina è in coma profondo e sembra quasi aspettare che qualcuno stacchi la spina. Un altro pomeriggio folle, con un centrocampo cambiato per intero all’intervallo e nessun segnale di vita da parte dei suoi calciatori. La storia tra lui e il club viola è giusto che si chiuda stasera.


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