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Dell'Olio Fiorentina

Nicolussi Caviglia. La sensazione è che tanto passerà da lui e dalle sue giocate per la Fiorentina. Arrivato da poco, ma già ben presente nel gruppo e nello spogliatoio, nonostante un carattere tranquillo e mansueto. In campo, però, è uno che corre, che lotta, che inventa. Un metromono con caratteristiche che tanto sono mancate in questo inizio di stagione viola. 

Ecco che Pioli sembra, fin da subito, voler puntare su di lui, senza aspettare. Queste due settimane di allenamento sono servite per fargli capire cosa serve a questa Fiorentina, cosa dovrà dare in questa nuova avventura e come poterlo inserire nello scacchiere tattico di questa squadra. 

Problemi di personalità a centrocampo

Una Fiorentina che soprattutto a centrocampo ha mostrato problemi di personalità e di impostazione nelle quattro partite giocate; Fagioli sembra ancora indietro, Sohm non è partito al massimo. Soltanto Mandragora ha dato qualche segnale. Devono essere aumentati i passaggi filtranti, cercando gli attaccanti e quel Kean alla ricerca ancora dei primi gol pensanti in maglia viola della stagione, dopo quelli siglati in azzurro. 

Un banco di prova

Adesso, al ritorno di tutti i nazionali in giuro per il mondo, Pioli avrà quarantottore di tempo per provare la formazione anti Napoli. Chiaro che molto dipenderà anche dalle condizioni fisiche di chi tornerà, dagli acciacchi che ci saranno. La sosta da questo punto di vista rappresenta sempre un punto interrogativo per tutti. Anche per la squadra di Conte, partita a razzo in questa stagione, ma ancora non al massimo. Ecco che, la prima al Franchi, rimane una partita da tripla, un banco di prova importante per entrambe, ma soprattutto per i viola per capire se, davvero, in questa stagione di potrà tentare l'attacco alle prime della classe. Chi meglio del Napoli potrà dircelo? 

Pradè e le sue parole

Chiusura sulla conferenza di Pradè. A noi è sembrata bella, schietta e sincera. Il direttore sportivo con le parole ci sa fare e spesso è riuscito ad uscire fuori anche da momenti delicati con scuse e autocritica. Oggi tutti (o quasi) gli riconoscono di aver costruito un'ottima squadra. Dalle sue parole, per la prima volta, si capisce anche la voglia di cambiare passo da parte della proprietà. Tocca a Pioli adesso e al gruppo che ha a disposizione.


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