Viaggio della speranza a Nyon. La Uefa vuole vederci chiaro sui fondi mancanti, ma spunta un nuovo problema
In viaggio verso Nyon con in mano il cronoprogramma aggiornato dei lavori e la speranza di strappare un sì alla Uefa. La trasferta di Palazzo Vecchio in programma giovedì prossimo, scrive La Nazione, è uno snodo cruciale per la scelta di Firenze come città di Euro32.
I requisiti non soddisfatti
In estate il Comune ha preso atto che il progetto per il restyling del Franchi non soddisfa tutti i 130 requisiti richiesti dall'Uefa. Da allora la sindaca Sara Funaro si è data da fare insieme agli uffici comunali, ha svolto i compiti a casa e ultimato la variante al cronoprogramma. La riunione infatti sarà utile alla Uefa per verificare l'aderenza del progetto ai requisiti tecnici e operativi imposti.
Fondi mancanti e tribuna scoperta
Uno dei punti cruciali è il mancato finanziamento del secondo lotto dei lavori. Da questo punto di vista una cosa è certa: l'Uefa non metterà un centesimo, perché l'aspetto economico non rientra nelle sue competenze. Un altro dei requisiti Uefa che il Franchi al momento non soddisfa riguarda le sedute del parterre della tribuna. I vincoli imposti a suo tempo dalla Soprintendenza non rendono possibile la copertura di questo settore e perciò nel progetto di Arup il parterre di tribuna risulta scoperto. Viene meno dunque un altro paletto richiesto dall'Uefa. La sensazione è che Palazzo Vecchio provi a chiedere all'Uefa una deroga.



