Il giornalista de La Nazione, Stefano Cecchi, in un commento scritto per il proprio giornale, torna sull'errore commesso da Beltran contro il Milan a San Siro, che in sostanza è costato la sconfitta della Fiorentina a Milano. 

Il gesto tecnico maldestro

“La palla che si avvicina carica di promesse come una sottoveste - scrive Cecchi - la porta e lì davanti, senza difensori a presidiarla: basta solo domare la palla e calciarla in rete. Un attimo. Invece lo stop è difettoso, la sfera scivola così via perfida e al quel punto non più gestibile”.

E ancora: “Ci sono attimi nel calcio che segnano un destino e quello stop sbagliato di Beltran sulla palla invitante concessagli da Gonzalez è un po’ il gesto simbolo della sconfitta San Siro”.

Un errore simile a quello di un certo Batistuta

Eppure anche il più grande bomber della storia viola, Gabriel Batistuta, è incappato in un errore simile. “In una delle sue prime apparizioni in viola - conclude Cecchi - sempre a San Siro ma con l’Inter, fece una cosa del tutto simile a Beltran. Su una palla che sembrava una promessa di gol, si illegnosì e sbagliò lo stop, vanificando una chiara occasione in un tiro sghembo e senza velleità. Ecco, se quella sera non avessimo avuto pazienza. Se avessimo voluto rotolarci nella perfidia del giudizio definitivo, oggi alla Fiorentina mancherebbero 168 gol leggendari e qualche trofeo. Fosse anche solo per scaramanzia, non vale la pena aspettare Beltran? Non vale la pena attendere la sua crescita confortandolo e non crocifiggendolo nel momento dell’errore?”.

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