Nicoletti a FN: “Col Betis la prima vera semifinale di Conference ma la Fiorentina ha grandi calciatori. Senza Europa spero nel patto per la Champions. Troppo affrettata la cessione di Kayode"

L’intermediario di mercato Costantino Nicoletti ha parlato durante Hangover Viola, trasmissione di Fiorentinanews.com, spaziando su vari temi di attualità di casa viola, a partire dall’odierno ritorno di semifinale di Conference League contro il Betis.
‘Fiducioso per la gara col Betis, ma col Chelsea la finale è proibitiva’
“Il Betis può scrivere la storia e non mi aspetto un arbitraggio casalingo oggi. Pellegrini sta caricando tantissimo l’ambiente e il suo gruppo. Un allenatore esperto e molto da temere. La Fiorentina però quest’anno ha dei calciatori come De Gea, Gosens, Dodô, che non hanno bisogno di presentazioni, ed un bel gruppo. Sono ottimista e fiducioso, il Betis non verrà a fare le barricate, è forte da metà campo in su. Un modo di giocare da cui può trarre beneficio la Fiorentina. Quella col Betis è stata l’unica semifinale di Conference League in cui si è respirata l’Europa vera, in un torneo in crescita ma che ha ancora una dimensione precisa, in cui ogni italiana arriva almeno in semifinale. L’incasso dei biglietti di Barcellona-Inter è pari al montepremi della vittoria della Conference, per dire. In finale col Chelsea poi sarebbe durissima, sarebbe un 70-30 per gli inglesi, ma forse anche di più. Hanno 3 squadre, hanno investito 1 miliardo per costruire la rosa”.
‘Spero Commisso si sieda al tavolo con De Gea e Kean e…’
“Qualora la Fiorentina non centrasse l’Europa League quest’anno, spero nel patto per la Champions. Confido che Commisso si metta al tavolo con De Gea, Kean, Gosens e gli dica di rimanere andando ad acquistare tre calciatori di livello, forti, dei top player, tra difesa centrocampo e attacco. Su Kayode è stata fatta una scelta troppo affrettata, 17 milioni per il Brentford sono spiccioli, è un 2004 che può solo migliorare. Non l’avrei mai ceduto a gennaio. Nella seconda parte di stagione si sarebbe ritagliato il suo spazio. Sono curioso di vedere cosa accadrà coi giovani interessanti, come Fortini, se saranno sfruttati per la prima squadra o diventeranno risorse economiche”.