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Quattro gol, quattro squilli che sembravano essere i segni di un imminente consacrazione. Sono state queste le prime impressioni della prima parte di stagione di un Gaetano Castrovilli lanciatissimo con la maglia numero 10 sulle spalle, e che poi si è fermato subito. Gare al di sotto delle aspettative, che sono andate a coincidere esattamente con l'andamento generale della Fiorentina visto fino ad ora. Eppure da un giocatore con le sue potenzialità il club gigliato si aspetta ancora tanto, e la sua maturità calcistica è ancora tutta da evolversi.

La Fiorentina deve ritrovarsi, ma anche Castrovilli deve prendere il coraggio di fare qualcosa di più, di fare quella giocata che ha nelle corde come si è potuto vedere spesso soprattutto nella scorsa stagione e osare di più. Perché per indossare la maglia con quel numero serve assolutamente qualcosa di più. Una divisa che ha un certo peso deve essere onorata andando oltre anche ai limiti generali di una squadra che ora come ora fatica ad essere convincente. La crescita personale, nel caso di Castrovilli, può far bene a tutto il collettivo che ha sempre bisogno di fantasia e colpi di classe. Ora più che mai il 10 viola deve dimostrare di poter fare la differenza in ogni partita.


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