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Dopo un mese di giugno di stallo, in cui sulla tifoseria viola nonostante il ritorno in Europa era calato lo sconforto, in poche settimane la Fiorentina è riuscita a colmare le tante lacune. I mancati di riscatti di Torreira, Odriozola e Piatek hanno obbligato la dirigenza gigliata a farsi trovare pronto. Dalla mancata chiusura dell’operazione Grillitsch in poi il duo Barone-Pradè non ha sbagliato un colpo: in pochi giorni sono riusciti a portare alla corte di Italiano nuovi titolari come Gollini, Mandragora, Jovic e nel finale del ritiro di Moena anche Dodô. L’angoscia in poco tempo si è trasformato in entusiasmo, e la grande affluenza di tifosi viola in Trentino ne è una testimonianza.

L’assenza prolungata di Gaetano Castrovilli, che tornerà probabilmente ad inizio 2023, costringe la dirigenza viola da dover trovare un degno sostituto almeno per i primi 4 mesi di campionato: non sarebbe giusto mettere pressioni sul 10 della Fiorentina alle prese con un recupero che deve avere i suoi tempi e il suo percorso. E’ sotto gli occhi di tutti che al centrocampo di Vincenzo Italiano manca ancora qualcosa, quella mezz’ala di livello: serve quel tipo di giocatore che garantisca giocate e gol ai viola. Nelle ultime settimane sono stati fatti tanti nomi nelle ultime settimane il nome in pole position è quello di Giovani Lo Celso. Inutile sperare nel colpo Luis Alberto, lo spagnolo è ormai promesso sposo del Siviglia. Barone e Pradè sono a lavoro da tempo e nelle prossime settimane, oltre a gestire il caso Milenkovc, probabilmente ci proveranno di nuovo. Manca ancora tanto tempo ma la sensazione è che ci sia davvero sinergia tra dirigenza e allenatore, e che stavolta si voglia davvero provare il salto di qualità. Al tempo l’ardua sentenza..


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