L'ex addetto stampa della Fiorentina, Gianfranco Teotino, in un suo articolo pubblicato da La Gazzetta dello Sport, torna a parlare della vicenda Vlahovic che, a detta sua, "è la più eclatante" tra tutte quelle che riguardano i giocatori separati in casa che ci sono in Serie A.

Lo è "non solo perché in realtà il suo contratto non scadrà a fine stagione, ma nel giugno 2023, ma anche perché ad annunciare ufficialmente un divorzio prossimo venturo non è stato, come accade generalmente in questi casi, il suo procuratore, ma addirittura il proprietario del club, Commisso. Che in qualche modo lo ha accusato di alto tradimento, esponendolo così alle possibili reazioni di una tifoseria calda come quella della Fiorentina...Vlahovic è stato, come sempre, concentrato e determinante, dimostrando una maturità da campione già affermato, non da ragazzo del 2000, quale è...giocando tre partite ineccepibili".

Poi aggiunge: "L’abitudine di calciatori e procuratori di lasciar scadere i contratti per potersi trasferire a parametro zero (e intascare bonus comunque meno onerosi del costo del cartellino) si sta consolidando e al momento c’è poco da fare per arrestarla. Allora tanto vale trasformare una debolezza in forza. Esempio Vlahovic. La Fiorentina, anziché svenderlo in tutta fretta, potrebbe pensare di trattenerlo, con lo stipendio attuale, basso, fino al 30 giugno 2023. Sfruttandone le qualità per tornare in Europa".


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