La Coppa America e quella strana storia su due titolari della Fiorentina

L’approccio di Martin Caceres e di Erick Pulgar in questa nuova Fiorentina è stato eccezionale. Si sono entrambi distinti per grande intensità, verve, cattiveria agonistica, mentalità e per giocate tecniche di primo livello.
Fino ad un certo punto, però. In questo ultimo periodo infatti, per tutti e due, si sta notando una chiara flessione. L’uruguagio, dopo il ko che lo ha tenuto fuori contro Sassuolo e Parma, non è più lui, mentre, il cileno si è man mano afflosciato collezionando ben sette ammonizioni.
La grande partenza di entrambi è anche certamente dettata dalla liaison con la Coppa America disputata da Uruguay e Cile all’inizio di quest’estate: Caceres è arrivato fino ai quarti di finale mentre Pulgar ha perso la finale per il terzo posto. Naturalmente tutti e due non hanno saltato neanche un minuto.
I loro primi mesi in viola sono stati, come detto in precedenza, strepitosi, ma non può essere un caso il loro inevitabile calo di novembre-dicembre, a maggior ragione che non c’è mai stata possibilità di rifiatare: il difensore, tranne per l’infortunio, e il centrocampista, per la squalifica, sono stati sempre presenti per novanta minuti.
Inutile dire quanto siano importanti per questa Fiorentina, inutile dire quanto sia necessario al più presto un loro rinvigorimento mentale e fisico. Ora un ultimo sforzo contro la Roma perché poi la sosta natalizia arriverà davvero nel momento più giusto.
GIACOMO TRAMBUSTI