Dodicesimo uomo?
Con l'infortunio di Cataldi, e il conseguente slittamento di Bove in mezzo al campo, Riccardo Sottil aveva trovato tanto spazio con Palladino nelle ultime settimane. Con il rientro dell'ex laziale, però, a Como è stato preferito schierare l'ex romanista sulla sinistra e panchinare il prodotto del vivaio viola. Tuttavia, appena entrato, Sottil ha subito inciso, servendo un ottimo assist per il gol del 2-0 di Kean a Como.
La “posizione” di Sottil all'interno delle gerarchie dell'attacco
Sottil sta vivendo - tutto sommato - una buona annata. Titolarissimo in Conference League, un po' meno in campionato, il figlio d'arte riesce sempre a lasciare quel segno che può far male agli avversari. L'uno-due lungo con Adli al Sinigaglia è solo l'ultima prova, un'azione sviluppatasi con un'accelerazione devastante sulla fascia. Riccardo sa di non poter scippare il posto ai vari Colpani, Gudmundsson, Bove e Beltran, ma si mette comunque sempre a disposizione per il bene della squadra. E Palladino, forse più di quanto aveva fatto Italiano, questo lo ha capito.
Un ottimo dodicesimo uomo
Per i Viola, Sottil rappresenta un ottimo esempio di dodicesimo uomo. Colui che viene sempre impiegato a gara in corso, talvolta invece dal primo minuto, ma non fa parte dell'undici ideale. E' sicuramente il calciatore più veloce a disposizione di Palladino e questa caratteristica lo privilegia rispetto ad altri giocatori più tecnici (si legga Ikone). Con il Pafos un'altra accelerata delle sue ha provocato l'autogol del 2-0: la Fiorentina non può sbagliare in Europa, ne va della qualificazione diretta agli ottavi di finale, e Sottil si propone come il jolly che può sparigliare le carte delle (modeste) difese avversarie. Inoltre, Gudmundsson sta tornando e la posizione di Colpani potrebbe scendere al centrocampo. Quale miglior momento per incidere - come fatto a Como - per un dodicesimo uomo?