Malusci a FN: “Alla Fiorentina serve un centrocampista alla De Rossi. Se Mandragora dovesse andare via ce ne faremo una ragione, ha fatto cinque mesi straordinari ma…”

Intervistato da Fiorentinanews.com l’ex giocatore della Fiorentina, Alberto Malusci, ha espresso la sua opinione su quelle che potrebbero essere le mosse a centrocampo della società viola e sulla questione legata al rinnovo di Rolando Mandragora.
A centrocampo manca un regista di esperienza secondo lei? Vero che c'è Fagioli che può fare quel ruolo, ma a suo avviso non è il caso di aggiungere altro in una stagione così piena di impegni?
“Inizialmente per quanto riguarda il centrocampo avevo detto che mancava un regista alla Pizarro come caratteristiche. Poi dopo vedendo che nello scacchiere di Pioli sono dell’idea che serva un centrocampista diverso, di movimento, quello che prima si chiamava play. I centrocampisti oggi devono far ripartire il gioco e la manovra, ed essere completi. Da quello che ho percepito da parte di Pioli serve più un centrocampista come era De Rossi, un giocatore quindi che fa le due fasi, sia difensiva che offensiva un giocatore, uno che con i piedi sa aggiustare la palla e dinamico che può essere funzionale al centrocampo. Se andiamo a vedere al giorno d’oggi il play basso è sempre marcato dal trequartista o dalla punta avversaria, quindi il gioco diventa più difficile da sviluppare. Allora che si deve fare in questi casi? I centrocampisti devono essere funzionali a fare tutte fasi, quindi fase di interdizione, fase di inserimento e fase difensiva. Alla Fiorentina serve un certo campista a tutto tondo”.
Come andrà a finire con Mandragora? La Fiorentina di adesso potrebbe fare a meno di lui a seconda di come andranno le trattative per il rinnovo?
“Per quanto riguarda Mandagora ritengo che la questione sia molto semplice: lui ha fatto molto bene gli ultimi cinque mesi, si è rilevato determinante a livelli veramente straordinari. Gli altri anni però è stato un po' all'oscuro, ci sono state partite in cui si vedeva poco e non era tanto nel vivo del gioco. Tra domanda e offerta non c'è così tanto divario. Se non si vuole chiudere è perché non c’è la volontà di farlo, quindi diventa difficile. Quando ci si vuole sposare chiaramente ci deve essere da parte delle due coppie l’intenzione di prendersi, ma in questo caso stanno vacillano sul piano prettamente economico; secondo me la soluzione si può trovare, anche se la faccenda è ingarbugliata. Se poi Mandragora dovesse andar via perché non hanno trovato l'accordo ce ne faremo una ragione, questo è il mio punto di vista. Ripeto, ha fatto cinque mesi ad ottimi livelli, ma anche tre anni un po’ meno brillanti”.