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Nel corso del proprio collegamento con Fiorentinanews.com durante Hangover Viola, l’intermediario di mercato Costantino Nicoletti si è soffermato sul rinnovo di contratto di Raffaele Palladino, toccando poi altri argomenti.

‘A Palladino vanno riconosciuti pregi, ma è mancata un’idea precisa’

“Il prolungamento di contratto di Palladino? Ormai non ci stupiamo più di nulla per quanto riguarda la gestione Commisso, aveva ancora un anno di contratto e non si sprecavano certo gli estimatori. Palladino aveva solo un anno e mezzo di panchina al Monza e ha vissuto tutto ciò che è accaduto a Firenze come novità, deve ancora dimostrare le sue capacità. Gli vanno riconosciuti pregi a livello empatico e di gestione del gruppo. È però mancato un gioco corale, un’idea precisa. Se esci dalla Conference e non c’entri l’Europa in campionato, che bilanci tiri del primo anno di Palladino? Ciò che determina è quanto si ottiene sul campo. E nel momento di maggiore difficoltà del tecnico viola, qualche sondaggio per altri tecnici la dirigenza lo aveva fatto”.

‘Con un tecnico più pronto la Fiorentina avrebbe potuto raccontare un’altra storia’

“In un campionato equilibrato come quello di quest’anno, con un tecnico più pronto la Fiorentina avrebbe potuto raccontare un’altra storia. Il fatto la Fiorentina sia diventata la palestra per dirigenti e allenatori avrebbe un po’ stancato. L’all-in sulla Conference è rischioso, considerato che ci sarebbe la finale più proibitiva da quando si gioca il torneo. Gli exploit con le big li puoi fare, nessuna quest’anno era irresistibile, ma il campionato era un’occasione ghiottissima per tornare a certi livelli riuscendo a vincere più partite con le ‘piccole’. Parlare di ‘punti in più dello scorso anno’ è fare informazione sbagliata, se fai più punti ma arrivo nono hai fatto peggio. Eppure per la prima volta dopo 6 anni avevo sentito Commisso parlare di Scudetto e di Champions…”.


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