Nardella: "La zona rossa non è una punizione per i toscani: la situazione non è la stessa di Marzo"

Il sindaco di Firenze Dario Nardella questo pomeriggio è intervenuto a Radio Bruno per fare il punto della situazione alla vigilia del passaggio della Toscana da zona arancione a zona rossa. Queste le sue parole: "Purtroppo siamo soltanto all’inizio di un periodo molto difficile, sono comunque convinto che vedremo molto presto la luce infondo al tunnel. Sottolineerei, come ho detto più volte, che essere nella zona rossa non deve essere vista come un’offesa o una punizione. Il tasso di contagiosità è uno dei fattori determinanti e in Toscana attualmente è il più alto d’Italia, è questo il motivo che ci ha fatto scivolare in fascia rossa: ora le polemiche non servono, dobbiamo impegnarci al massimo per uscire dalla zona rossa e scendere sotto le duemila positività al giorno. Serve anche un potenziamento il sistema sanitario. Più volte ho richiamato ai miei concittadini l’importanza sul non fare gli assembramenti perché tutto questo aumenta il rischio di contagio. In Toscana è stato fatale l’indice Rt, che ha superato l’1,5. Per scendere di fascia per due settimane consecutive bisogna avere i dati sotto una certa soglia, per cui per i prossimi 14 giorni saremo in fascia rossa, questo è certo. Se torneremo in fascia arancione, non potremo in ogni caso pensare di vivere un Natale come gli altri anni. Non chiamerei questa fase nuovo lockdown: non è la stessa situazione di Marzo, adesso tante attività hanno ancora la possibilità di andare avanti”