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Sarà una gara speciale quella di domenica per Jonathan Ikoné, che tornerà al Franchi da avversario dopo appena qualche giorno dal suo addio alla Fiorentina. L'esterno francese se n'è andato al Como in prestito oneroso con diritto di riscatto nell'ultima finestra di mercato e il Corriere Fiorentino commenta così il suo passato a Firenze: 

“Che cosa resta degli oltre tre anni di permanenza di Ikonè a Firenze? L’immagine di un’occasione persa, di una rosa mai sbocciata, di un libro mai iniziato. L’incipit lasciava presupporre tutt’altro. L’esordio a Parigi con Emery in panchina, il prestito al Montpellier, la cessione al Lille. Tutto sembrava apparecchiato per il salto di qualità e alla corte di Galtier Ikoné è diventato un fattore, fino a convincere la Fiorentina a puntare su di lui in una sessione di mercato destinata a far parlare di sé per il mancato arrivo di Berardi e per la cessione di Vlahovic alla Juventus. Sul campo la sensazione è stata sempre quella di un ”vorrei, ma non posso", del famigerato centesimo mancante per fare un euro, con l’investimento da circa 14 milioni sulle spalle e le tensioni di una piazza sempre più intransigente e spazientita"

E poi i numeri: 138 presenze, 16 gol (7 dei quali in Conference, ma appena 1 nella fase a eliminazione diretta) e solo 98 minuti in campo nelle tre finali con Italiano. Con Palladino la scintilla non è mai scoppiata, nonostante il bel rapporto raccontato dal tecnico viola. E ora sarà gara da ex. 

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