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Stefano Pioli
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Secondo quanto riporta il noto sito Cronache di Spogliatoio, Pioli non si è dimesso perché convinto di rimettere a posto la situazione di classifica della Fiorentina. Ha provato a convincere la dirigenza: nessuna richiesta di risoluzione al vaglio.

La volontà di risalire

Pioli è stato quindi esonerato dalla Fiorentina dopo 48 ore di riflessione dopo la partita contro il Lecce e l’ultimo posto in classifica. Ha dialogato con la società - il dt Goretti, che lo stima molto, e il dg Ferrari - facendo capire di voler rimanere per invertire la rotta, convinto di potercela fare.

Risoluzione mai un'opzione per Pioli

Nessuna richiesta esosa in fase di colloquio: la risoluzione non è mai stata un’opzione per il tecnico, che avrebbe voluto continuare ad allenare la Fiorentina (con cui ha firmato un triennale da 3 milioni di euro a stagione) per risollevarla. A partire dalla gara di Conference League di giovedì contro il Mainz.

Ai tempi del Milan, dopo un 5-0 subito contro l’Atalanta, Pioli chiese di poter rimanere e da lì partì la cavalcata verso lo Scudetto del 2022, difeso da Maldini e Boban. La stessa convinzione di ripartire con il lavoro c’era a Firenze. Ha provato a dissuadere la società dall’esonero, ma dopo due giorni di valutazione è arrivata la decisione dell'esonero da parte della società viola.


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