Monti: "Avevamo un allenatore con una bella patente e ne abbiamo preso uno inesperto. Una rosa troppo corta e tanti errori di valutazione"

Gianfranco Monti, speaker radiofonico e grande tifoso della Fiorentina, ha commentato il momento attuale della società viola e la scelta di riconfermare Palladino al PentaSport di Radio Bruno. Questo un estratto delle sue parole.
“Già dal pre-gara con la Roma il mondo della Fiorentina è assai cambiato, e se devo essere sincero me lo aspettavo eccome, e da tanto tempo. Una squadra così altalenante nel rendimento difficilmente mi dava speranza di poter raggiungere obiettivi che meriterebbe. Se uno è obiettivo, saprà riconoscere che, a fronte di un allenatore nuovo e un rendimento così altalenante, anche un sesto posto sarebbe stato ottimo. Quando lo dissi eravamo secondi in classifica: allora venni fischiato, ma oggi la situazione è diversa"
"La squadra ancora non è matura, e l'allenatore lo è ancora meno: avevamo un allenatore come Italiano che era arrivato già con una bella patente e lo hai lasciato che era pronto a correre. Non è colpa di Palladino, la scelta l'ha fatta la società ed è una scommessa su un allenatore che veniva da un anno e mezzo di Serie A in una società dove tutto andava bene, con Berlusconi ancora in vita e un Galliani che gli ha dato una grande mano. Si è invece ritrovato in una piazza come Firenze, la cui tifoseria è da Champions e quindi ha voglia di giocarla. Chi vuole Palladino via da Firenze non dà certo la colpa a lui, ma alla società che l'ha scelto"
“La Fiorentina non ha il vice-Kean solo per i tifosi, perché la società e penso anche l'allenatore siano d'accordo sul fatto che sia Beltran la punta di riserva. Questi sono errori di valutazione che, alla lunga, si pagano: la rosa è corta non per queste mancanze, che pure ci sono, ma perché in fondo all'anno ci sono infortuni e acciacchi del caso, arrivano gli errori dei calciatori che prendono il giallo quando sono in diffida, o Zaniolo che si fa espellere. Sono situazioni note ma che non sono state prese in considerazione, e ora pesano: bastavano tre punti in più per avere una situazione completamente diversa e permettersi un salto di qualità importante, anche sul mercato. Si paga poi l'inesperienza in campo internazionale: Ranieri ha preso in giro Antony per una partita intera, e poi è stato sverniciato”