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Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato a Lady Radio: "Qui nessuno vuole cambiare niente. E' stato uno sfogo orientato a far capire e a difendere la Fiorentina. La nostra è una società forte, molto forte, sotto tutti i profili. Quali sono in Italia le società che hanno la forza della Fiorentina? Questo deve inorgoglire la città e un popolo. Commisso è una persona leale, concreta, un profilo di imprenditore stra-top. Come ha costruita la sua azienda, lo stesso vuole fare con la Fiorentina. Mercato? Logicamente la prima cosa che abbiamo fatto è stata per il presente. Tre operazioni in ruoli in cui eravamo deficitari. Dovevamo prendere una punta, un centrocampista con caratteristiche diverse da quelli che avevamo e un difensore con determinate qualità. Per fare qualcosa in più in questo mercato, potevamo fare un acquisto come Criscito: poi lui ha fatto delle considerazioni professionali e non è venuto. Paquetà era una situazione interessante per come si era messo con il Milan, ma poteva venire solo in prestito e visto che abbiamo sempre detto di volere gente per il presente e il futuro, non è arrivato. In Agudelo abbiamo visto delle potenzialità incredibili per il futuro: è un calciatore anomale che può ricoprire anche un ruolo alla Pizarro. Chiesa? Sarà un incontro sereno, verrà nel momento giusto per tutti quanti. In questo momento non è una cosa che preoccupa né noi né Federico. Non vogliamo mettergli ulteriori pressioni, noi siamo contentissimi del percorso preso assieme dopo l'incontro con Enrico. Spero che Ranieri e Zurkowski tornino alla Fiorentina come Castrovilli è tornato alla Cremonese. Vogliamo che questa crescita dei ragazzi corrisponda all'idea di Firenze. Amrabat? Una trattativa che mi era capitata poche volte, non pensavo nemmeno di portarla a termine. Queste operazioni non le fanno i direttori sportivi, che può solo proporle, ma la proprietà".

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