In occasione del suo settantesimo compleanno ha parlato Giancarlo Antognoni, in un’intervista rilasciata a Italpress. Di seguito le sue parole, dalla sua avventura alla Fiorentina ai desideri per il futuro.

‘Da amante del calcio, mi diverto quando vedo squadre piene di campioni’

“Rimpianti? Lo scudetto a Firenze innanzitutto perché ci tenevo a dare qualcosa di reale alla città e ai fiorentini, poi però c’è anche la mancata finale di Coppa del Mondo giocata perché ero arrivato all’ultimo atto a Spagna ‘82 e non giocarlo per un infortunio mi è pesato molto in questi ultimi anni. Il calcio lo vedo sempre volentieri anche se vederlo e non giocarlo è qualcosa di diverso. Essendo amante di questo sport da tanti anni mi appassiono in particolare quando vedo le partite internazionali, anche se non disdegno neanche le sfide per la bassa classifica, specie se c’è qualcosa di importante in palio. Mi diverto moltissimo soprattutto quando vedo le nazionali di Francia e Brasile che sono piene di campioni e che fanno un calcio molto interessante avendo i migliori giocatori nella loro rose". 

‘Mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio e fare qualcosa per i giovani’

"Un Antognoni nel 2024? Kevin De Bruyne mi sembra un giocatore che ha, modestia a parte, le stesse caratteristiche che avevo io quando giocavo. Forse lui fa più gol di me ma ha il lancio, fa gli assist e prova i tiri da lontano come provavo a fare anche io, e poi ha la personalità per buttarsi dentro in area. Io ho sempre cercato poi di prendere in mano le squadre in cui giocavo, e mi sembra che lo faccia pure lui visto che nel City è un punto di riferimento che i compagni usano quando sono in difficoltà. Obiettivi futuri? Mi piacerebbe rimanere nel mondo del calcio, cercare di fare qualcosa soprattutto per i giovani perché quando uno arriva ad un’età andare solo a vedere partite dal vivo non è molto piacevole, quindi vorrei poter restare in questo ambiente e dargli i consigli giusti attraverso l’esperienza che ho avuto io nella mia vita”.

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