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Pietro Comuzzo
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Da Parma la Fiorentina si porta via ben poco: nessun punto e soprattutto nessuna certezza, senza riuscire a dare continuità (neanche sul piano della prestazione) a quanto fatto vedere contro un’Udinese in inferiorità numerica. Alle porte del mercato di gennaio e a due turni dal termine del girone d’andata, il clima è tornato a essere di assoluta rassegnazione, prima ancora che preoccupazione.

Si sgretola ogni abbozzo di certezza

Anche nella trasferta di sabato scorso, come dall’inizio di questa maledetta stagione, si salvano davvero pochissimi singoli. E quei pochi che offrono una prova sufficiente o più dal punto di vista individuale non sono in grado di fare la differenza o di determinare gli eventi per l’intera squadra. A Parma, in ogni caso, c’è da segnalare una prestazione quantomeno rincuorante, quella di Pietro Comuzzo.

Almeno Comuzzo a Parma si è salvato

Il reparto difensivo è uno dei più problematici per la Fiorentina e da mesi il classe 2005 era calato vistosamente di rendimento, anche per il collocamento tattico, al centro di una difesa a tre. Ma contro il Parma si sono visti i primi segnali decisamente positivi, tenendo costantemente a bada un centravanti fisicamente importante come Pellegrino. Ottimo l’approccio negli uno contro uno, senza mai perdere lo spazio che liberi l’avversario, anche a costo di respingere la conclusione. In più sfiora anche il gol, ma in quel caso deve inchinarsi a una fantastica parata di Corvi.


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