Orlandini: "La Fiorentina deve stare fra le prime quattro, Commisso buon presidente, ma in società non c'è gente di calcio. Jovic non corre, prenderei subito Nzola"

Fiorentino di nascita e anche di carriera, sia da calciatore, che da dirigente. Andrea Orlandini è stato uno di quei giocatori della Fiorentina che ha sfiorato l'impresa nella stagione 1981/82.
E di aneddoti da raccontare ne ha, eccome: "A Firenze un giorno mi mandarono a vedere Dunga (già preso) - racconta a La Gazzetta dello Sport - e in quella gara, al Maracanà, un ragazzotto fece un gol strepitoso. Tornai: avevo l’ok dell’agente, era tutto a posto ma l’allora presidente Baretti mi disse che non c’erano soldi. Bisognava spendere 800mila dollari, metà Anni Ottanta. Lui era Romario. Che presa sarebbe stata...".
Venendo più sull'attualità: "Prenderei subito il bomber dello Spezia: Nzola. La Fiorentina deve stare fra le prime quattro. Non ne faccio una colpa a Commisso: per me lui è un buon presidente. Ma credo che in società non ci sia gente di calcio. Un giorno, quando si liberò, dissi a Joe Barone di prendere Sartori che usciva dall’Atalanta".
Poi aggiunge: "La cosa più bella di questa squadra è che vedo i giocatori che danno tutto. Tranne Jovic: non corre. I giocatori bisogna andarli a vedere sul posto. Anni fa mi accorsi subito, andando a Cagliari, di un certo Barella…".
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