Gonzalez esce dal campo applaudendo i tifosi. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
Gonzalez esce dal campo applaudendo i tifosi. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Dopo la grande e convincente vittoria ottenuta in casa del Napoli prima della più recente sosta per gli impegni delle Nazionali la Fiorentina sembrava lanciata in maniera clamorosa verso una stagione di grandissimo impatto. I pronostici per la viola stavano iniziando a parlare addirittura di lotta Scudetto (forse con un po’ di esagerazione), con le quote per un piazzamento in Champions League ormai sempre più basse sui siti di scommesse legali nei quali, per esempio, ci si può cimentare anche in avventure virtuali con slot gallina 4 schermi. Purtroppo però la sconfitta con l’Empoli (pur senza compromettere i discorsi europei, ovvio) ha fatto emergere ancora dubbi sulla tenuta della squadra e, soprattutto, sulla sua discontinuità.

La discontinuità della Fiorentina in questo inizio di stagione

Innegabilmente, da quando Italiano è l’allenatore dei viola, la squadra sta lavorando per fare dei passi in avanti molto importanti. La Fiorentina è tornata a essere una squadra credibile sia in Italia che in Europa, come testimoniano le due finali di Coppa Italia e Conference League ottenute lo scorso anno. Le due sconfitte rimediate però hanno testimoniato come la Fiorentina non sia ancora su determinati livelli riservati alle big. E lo “strano” inizio di stagione dei toscani non fa altro che confermare questa opinione.

Al momento, infatti, è davvero difficile dare un’uniformità alla stagione della Fiorentina. Dopo la prima, roboante vittoria in campionato con l’1-4 in casa del Genoa, a distanza di pochi giorni era già arrivata la prima sconfitta stagionale, l’1-0 contro il Rapid Vienna. Il pareggio subito dal Lecce in rimonta (2-2) aveva fatto storcere il naso a molti ma almeno, in seguito, il Rapid Vienna era stato ribaltato grazie al 2-0 del Franchi con la qualificazione alla fase a gironi di Conference League conquistata (nonostante la partecipazione ai playoff sia arrivata solo per via della penalizzazione inflitta alla Juventus nell’ambito delle indagini per le plusvalenze fittizie e la manovra stipendi). In campionato, però, era poi arrivata una dolorosa e meritata sconfitta contro l’Inter per 4-0.

In seguito la Fiorentina non ha praticamente mai sbagliato del tutto una partita, senza però trovare comunque una particolare continuità di vittorie. Dopo il 3-2 in casa contro l’Atalanta è arrivato un altro pareggio in rimonta subito dal Genk. Vittoria e pareggio si sono alternati nuovamente contro Udinese (0-2) e Frosinone (1-1) ma anche contro Cagliari (3-0) e Ferencvaros (2-2, stavolta rimontando un passivo di 0-2). La bellissima vittoria in casa dei Campioni d’Italia del Napoli – una diretta concorrente per la Champions – con il punteggio di 1-3 aveva fatto pensare a una viola ormai in controllo. Poi, la sorprendente sconfitta nel derby toscano contro l’Empoli.

Manca ancora il salto di qualità

Di fatto, in appena 13 partite stagionali, la Fiorentina ha perso 3 volte e ha pareggiato 4 partite, vincendone quindi 6. Non poche ma nemmeno abbastanza per fare il salto di qualità, considerato poi peraltro che la squadra non ha ancora mai vinto due partite di fila per adesso. Al di là del facile doppio impegno di Conference League contro il Cukaricki, le prossime 2 partite di campionato contro Lazio e Juventus saranno oltremodo decisive per capire dove può avviarsi la stagione di Italiano.


💬 Commenti (3)