Assieme al nuovo logo, la Fiorentina ha presentato anche un ‘Manifesto’, che riprende lo slogan utilizzato nella campagna per il restyling del brand. “Play to be different” (gioca in modo tale da distinguerti) è il motto che la società vuole lanciare ai propri tifosi, ma in generale anche ai fiorentini che non amano conformarsi alla massa. “Unici da sempre, come il nostro calcio” è l’esordio del programma che vuole unire la storia di Firenze con il gioco più amato. Lo sport moderno che si riallaccia al calcio fiorentino, un unicum in tutto il mondo. E prosegue con “Siamo ostinati, ribelli, fieri padroni del nostro destino”. È rimarcata la perseveranza del tifoso viola, che nonostante le sconfitte e le delusioni, crede e crederà sempre in quella fede. Perché sostenere la maglia viola significa distaccarsi, rivoltarsi e professare una religione laica che va al di là di ogni certezza.

“Immersi nelle meraviglie della nostra Firenze, portiamo la bellezza in cui siamo nati nel gioco della nostra vita”. Questa frase non può che richiamare alla mente il gioco brillante della squadra di Vincenzo Italiano. Un calcio che ha l’ambizione di lasciare tutti a bocca aperta. Come la sindrome di Stendhal davanti al Duomo. Ma non si tratta soltanto un gioco, a volte il calcio è una parabola della vita stessa. Per questo dobbiamo essere “Sempre aperti alle sfide, sempre fedeli alle nostre origini”. Guardare tutti gli avversari in faccia, senza timore, senza piegarsi di fronte a ostacoli che sembrano insormontabili. La società poi rimanda a quello che il cittadino fiorentino, non solo il tifoso, sente in ogni momento, in ogni luogo e in ogni tempo della propria esperienza. Firenze, la sua casa. “Siamo il brivido di ogni partita, l’emozione della lotta, il fiato sospeso prima del gol”: il calcio da queste parti si vive esattamente nel modo in cui è stato descritto.

“Amiamo il calcio, quello vero, da sempre. La sua bellezza, il suo rinascimento”. Ancora qui vi è un richiamo alla tradizione, in particolare ai gloriosi tempi che hanno reso Fiorenza immortale. Il Rinascimento artistico si può pensare come al risveglio della squadra in questa stagione, rispetto al Medioevo, a quegli anni bui, che ci siamo lasciati alle spalle. Poi un doveroso accenno a quella “V” che fa da base al giglio nel nuovo stemma: “Siamo i Viola. Il colore che tinge le nostre sfide, il colore che esalta la nostra forza”. Come il Viola Park avrà le colonne portanti a forma di V, anche il nuovo logo richiamerà il soprannome del club e dei suoi sostenitori. Un colore che in un calcio pieno di strisce rende ancor più unica la squadra che fieramente lo indossa. “Unici come solo noi sappiamo essere. Play to be different”: la conclusione riprende per l’ultima volta il tema più caro a chiunque si senta parte della Fiorentina. Il distinguersi dagli altri, l’anticonformismo che celebra anche questo restyling del logo. Come tutti i manifesti, anche questo apre a una nuova era, a una nuova corrente di pensiero. Ribandendo tutto ciò che al tifoso viola e al cittadino di Firenze non si potrà mai dire che manca: l’unicità.


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