Il tempo, quello che è servito per vedere una Fiorentina finalmente completa per tutta la durata di una gara e quello che è servito a Dodô per dare l'impressione di essere sulla strada giusta. Il brasiliano era arrivato con tanti mesi di inattività alle spalle, legati alla guerra in Ucraina che aveva interrotto l'attività dello Shakhtar Donetsk: di certo non si può dire che alla società viola interessasse il "pronto subito" ma nel caso del classe '98 il gioco poteva e può valere la candela se poi il livello delle prestazioni rimarrà quello di ieri sera. Per il terzino verdeoro forse il miglior tempo, il secondo, da quando è arrivato a Firenze, con tante proiezioni offensive e l'assist morbido per il raddoppio di Jovic. E' proprio il terzino di spinta una delle cose che aveva penalizzato la Fiorentina finora: la serata di ieri può rappresentare il trampolino ideale per Dodô, per ricordarsi come si faceva ai tempi della Champions.

 

Benedetto Ferrara: "La Fiorentina a ritmi alti è un'altra storia. Italiano ha rimesso in carreggiata una squadra che a primavera ci racconterà molto"
Il giornalista Benedetto Ferrara ha analizzato sulle pagine dell'edizione odierna de La Nazione la vittoria della Fioren...

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