Nicoletti: "La ruota gira e Pradè adesso sta raccogliendo quanto seminato negli ultimi sette anni. Fiorentina in vendita da tempo"

Quest'oggi l'intermediario di mercato Costantino Nicoletti, durante un collegamento con Lady Radio, ha avuto modo di dire la sua sul momento critico della Fiorentina di Stefano Pioli, dopo le inattese dimissioni di Daniele Pradè e alla vigilia dell'importante sfida casalinga contro il Lecce.
“Domani sarà partita da dentro o fuori, da vita o morte, e che sia contro il Lecce mi fa veramente pensare. Siamo alla vigilia di una contestazione molto accesa che immagino si svolgerà domani all’esterno e dentro lo stadio. Un noto dirigente sportivo mi ha raccontato una storia: la vita è una ruota che gira, nel calcio gira più veloce mentre a Firenze lo fa ancora più veloce. E’ normale che, dopo quello che ha seminato per sette anni, adesso Pradè stia raccogliendo quello che sta raccogliendo. Solitamente quando le cose vanno male, bisogna trovare una vittima sacrificale per tentare di ripartire e chi era oggi la figura più indicata a questo? Si era inoltre fatto fuori con le parole di qualche partita fa, dove aveva scelto di fare da parafulmine”.
“La situazione che sta vivendo Pioli è un vero e proprio controsenso”
Ha anche aggiunto: “Oltre a quello relativo al direttore sportivo a Firenze stiamo vivendo un altro clamoroso controsenso, quello relativo all'allenatore. Pioli è tornato a Firenze per troppo amore per la città e per la Fiorentina. Questo perchè, dopo Fiorentina-Bologna, ho chiesto ad un dirigente se avesse Parlato con Stefano prima del suo accordo con i viola per spiegargli tutte le criticità della situazione e lui ha scelto comunque di accettare la sfida. Questa cosa fa molto piacere, perchè testimonia dell'attaccamento dell'uomo a Firenze, ma mi preoccupa quando ci troviamo a dover gestire situazioni come quella attuale”.
“La stessa gestione del Viola Park non mi convince”
Un commento anche sul Viola Park: “Il centro sportivo deve essere un training center, al suo interno si devono formare i futuri giocatori: si allena la squadra e si ottengono i risultati. Fu Prandelli un tempo a raccontarci che con un centro sportivo avremmo fatto 20 in più a stagione, qui invece ogni anno ne facciamo sempre meno a parte la scorsa stagione. Ma era assurdo che la Fiorentina non avesse un centro sportivo, ma quello che è stato fatto è esagerato: è una cattedrale nel deserto che costa 12 milioni all’anno, è poco funzionale e poco pratico. Sono convinto che, chi acquisterà la Fiorentina, per la metà lo trasformerà in una struttura ricettiva”.
“Non sono tanto convinto che Pradè abbia dato le dimissioni”
E’ tornato a parlare dell’addio del direttore sportivo: “Si parla di dimissioni, ma non so quanto sia vero. Non più tardi di qualche mese fa ci hanno raccontato che Pradè voleva andare via è che però poi è stato fermato da tutti, adesso però serviva dare qualcosa in pasto al popolo per attutire le critiche e dare uno shock all’ambiente. Tanti addetti ai lavori mi raccontano di un accordo vicino con il Panathinaikos dell’amico Baldini e del neo tecnico Benitez. Io non lo voglio difendere, sono sempre stato il primo a richiedere facce nuove, ma il 50% dei 90 milioni spesi erano le conferme dei big dello scorso anno: è ho saputo che hanno fatto tanti sacrifici per trattenere persone come De Gea, Kean e Gosens. Gli altri acquisti sono giocatori di prospettiva, perche dovevano patrimonializzare”.
“La Fiorentina è in vendita ormai da qualche anno”
Ha poi concluso: “Qui ci dimentichiamo di un grande dettaglio: la Fiorentina è ormai in vendita da due anni e mezzo. Dal marzo del 2023 è di fatto in vendita, e questo non dobbiamo mai dimenticarcelo, soprattutto quando ci troviamo ad analizzare le mosse di questa società”.



