Tosto: "La Fiorentina deve ringraziare Italiano, con lui è cresciuta oltre ogni aspettativa. Contro la Salernitana giusto fare turnover"
Questo pomeriggio l’ex di Fiorentina e Salernitana Vittorio Tosto, durante un collegamento con Radio Bruno, ha avuto modo di analizzare come le sue due ex squadre arrivano alla sfida di domani. Questo un estratto delle sue parole.
‘Negli anni passati ad aprile la Fiorentina aveva già finito la stagione, con Italiano si gioca due semifinali’
“Sappiamo quanto sia molto più semplice criticare anziché dire le cose come stanno, la Fiorentina non credo si possa meritare tutte queste critiche. I viola, da quando Italiano è arrivato in panchina, ha fatto un percorso di crescita netto e sostanziale, non si può negare questo. Dobbiamo ricordarci da dove arriva questa squadra, adesso nello spogliatoio viola si è creato un ciclo virtuoso, determinato da tanti fattori, ma prima di criticare quanto fatto finora occorre riflettere bene. Negli anni passati ad Aprile la Fiorentina aveva già finito la stagione, con Italiano ti stai giocando due semifinali. Io credo che il triennio di Italiano si chiuderà con un trofeo”.
‘Giusto fare turnover a Salerno, perchè…’
Ha poi concluso analizzando anche la sfida contro la Salernitana, oltre che a delineare quale sarà il futuro prossimo dei viola: “Una squadra come la Fiorentina sono incinto che possa ambire ulteriormente la propria classifica, non sono tanto convinto che i viola siano la decima squadra di questa campionato, almeno per valori espressi in campo. Sicuramente la testa andrà anche alla sfida di mercoledì contro l’Atalanta, fondamentale se si vuole riportare un trofeo Firenze. Sono convinto sia giusto quindi fare il turnover con la Salernitana, e credo che sarebbe bello vedere qualche giovane nelle prossime gare, anche perché se lo meritano, hanno vinto l'ennesima coppa. Credo che Belotti possa decidere la gara di Bergamo. In quel caso credo che la sua valutazione cambierebbe. Nello sport un vincente non può accettare di arrivare secondo. Firenze è tanto che non vive emozioni del genere”.
