​​

L'ex tecnico della Primavera della Fiorentina Emiliano Bigica questo pomeriggio è intervenuto a Radio Bruno per parlare della sua nuova esperienza sulla panchina della primavera del Sassuolo e per commentare alcuni dei temi centrali in casa viola. Queste le sue parole: "La mia avventura con il Sassuolo è iniziata il 4 agosto, il giorno in cui ho firmato per la società emiliana. E' una società che crede molto nel settore giovanile, lo scorso campionato tanti ragazzi hanno esordito con De Zerbi che è molto attento al movimento dei giovani. Io personalmente ero alla ricerca di una nuova sfida e mi ero stancato di aspettare all'infinito: il responsabile del settore giovanile neroverde era qualche anno che mi faceva la corte, avevo bisogno di una persona che avesse fiducia in me e non ho esitato ad accettare questo nuovo incarico. Il centro sportivo è una struttura meravigliosa. Lì dentro ci sono tutti i presupposti per lavorare nel modo giusto, c'è tutto per poter fare le cose nella maniera corretta e sinergia con la prima squadra. Inizieranno dal 24 agosto e saremo su due campi adiacenti e per me e i ragazzi sarà un motivo di crescita e miglioramento. Un continuo contatto con i loro idoli e per me con un allenatore emergente e propositivo da cui ho tanto da imparare. Se ho obiettivi? Sicuramente dentro di me coltivo obiettivi ambiziosi, ma la società mi ha chiesto di salvarmi con un calcio propositivo ed è quello che ho sempre cercato di dare anche se sono i calciatori a fare la differenza. Un po di delusione per l'impossibilità di giocare la finale di Coppa Italia? Tanti incroci che il destino si diverte a riservare alle persone. Dopo tanta fatica, è stato un anno particolare e terminato prima siamo riusciti ad arrivare in finale. Dei tre anni è la squadra che aveva una classifica non abituale alla Fiorentina, ma che giocava meglio e che mi sarebbe piaciuto vedere a fine anno che crescita avrebbe potuto fare, stavamo migliorando e avevamo raggiunto l'ennesima finale. I primi di maggio è stata la prima cosa a cui ho pensato quando mi sono separato dalla Fiorentina, i viola rispetto al Verona l'hanno conquistata eliminando squadre importanti, con partite intense e con avversari di tutto rispetto. I gialloblù hanno avuto coincidenze fortunose nei primi turni e in semifinale ha eliminato la Roma. Sento questa partita un po' mia, ma sono convinto che i ragazzi sono responsabilizzati e mentalizzati per regalare la prima gioia della loro gestione alla nuova proprietà. Spero di andare a vedere la partita e che non ci sia troppo accesso limitato, per il resto sono convinto che per i ragazzi, le persone dello staff e Aquilani stesso sia una prova importante per il prosieguo del campionato. Aquilani pronto per la panchina della Primavera? Sicuramente Alberto ha tanta esperienza da calciatore  e questo è un fattore da non sottovalutare: lo può aiutare ad allenare una squadra importante come la Fiorentina Primavera in un campionato molto difficoltoso come quello che sarà. Ha i collaboratori giusti per aiutarlo a crescere, ha un responsabile come Angeloni che potrà supportarlo. Cosa consiglierei a Vlahovic? Credo che debba trasferirsi per un po' per andare a giocare, per formarsi, in una piazza importantissima con un allenatore a cui somiglio un po' e sono convinto che potrà trarre grande vantaggio da questa nuova esperienza. Io gli sono sempre stato con il fiato sul collo perché se trova continuità di rendimento per me può diventare uno dei più grandi centravanti al mondo, deve andare a 100 all'ora come ha sempre fatto in allenamento".


💬 Commenti