Nuovo STADIO: La Fiorentina accelera e il lavoro di Barone presto finirà sui tavoli del Governo. Le diverse opzioni per il club viola

In principio vi fu il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, a criticare aspramente la burocrazia italiana e i vincoli (alcuni dei quali realmente incomprensibili) che ancora insistono sui vecchi stadi-monumento presenti in Italia. Adesso sono in diversi ad essersi accodati al numero uno viola. E la politica sta prendendo coscienza della necessità di favorire le società, piccole e grandi, che hanno la volontà di restaurare i vecchi stadi o di realizzarne di nuovi, anche per dare un impulso all'economia italiana. Un’accelerazione è arrivata da parte del sindaco di Firenze, Dario Nardella, firmatario della legge sugli stadi ancora in vigore. È stato proprio lui a riconoscere che il suo testo va cambiato, anche in maniera profonda.
Su questa legge, presto ci sarà un confronto con il progetto che sta prendendo corpo presso la Lega Calcio grazie ad un tavolo di lavoro promosso dal direttore generale della Fiorentina, Joe Barone e dal presidente Dal Pino. La richiesta di un nuovo testo legislativo verrà consegnata poi al Governo con la speranza che si arriva a qualcosa di concreto e anche velocemente. Roma, Inter e Milan, la società gigliata e altri club sono decisi a realizzare nuovi stadi ai quali abbinare realtà commerciali.
LA VOLONTA' DELLA FIORENTINA
Il presidente Commisso considera la questione infrastrutture basilare per la crescita del suo club. Ha già stanziato più di 70 milioni euro per costruire il nuovo centro sportivo che sta nascendo a Bagno a Ripoli e vuole uno stadio che si possa vivere sette giorni su sette. Tutto questo per far sì che la sua compagine possa essere competitiva in campionato e in futuro anche nelle coppe europee. Su La Gazzetta dello Sport si legge che il restyling del Franchi è un’idea valutata. Ma la priorità della Fiorentina è stata quella di uno stadio nuovo, magari da costruire anche fuori dal Comune di Firenze. Insomma, di opzioni ce ne sono diverse sul tavolo.