Ascari: "Pradè è tornato saldamente in cabina di comando, gli vanno riconosciuti i meriti di un ottimo lavoro. Il riscatto di Gudmundsson è il fiore all'occhiello"

Il noto agente Eugenio Ascari ha analizzato la situazione in casa Fiorentina a Radio Bruno Toscana, commentando questi primi innesti: “In effetti il club si è portato molto avanti con il lavoro, con tempi anticipati. Pradè è tornato saldamente in cabina di comando, si erano create crepe con Palladino ma l'ambiente si è ricompattato dopo le sue dimissioni. Ci sarà stato un confronto tra Commisso e il direttore, fatto sta che stavolta la Fiorentina ha anticipato la concorrenza svolgendo un ottimo lavoro. Fazzini è un colpo di ottime qualità, con il viola nel sangue, ideale da affiancare a un regista. Un innesto giusto”.
Su Viti: “A Nizza non ha sfondato come si sperava, poi è rientrato in Italia con un doppio prestito. Non ha fatto benissimo a Sassuolo, mentre tornando a Empoli è riuscito a riacquisire la sicurezza di sempre. Anche lui è fiorentino e viene a giocare nella squadra per la quale ha sempre tifato, rappresenta un plus. Dzeko? Usato sicuro, può coprire le spalle a un attaccante come Kean, sempre che non parta”.
Sulle operazioni in attacco: “Il riscatto di Gudmundsson rappresenta un fiore all'occhiello della campagna acquisti di Pradè. Il merito va posto a suo favore, è riuscito addirittura a limare la cifra. La Fiorentina ha agito nella prospettiva di non disperdere i soldi già spesi per il prestito, anche perché è un calciatore che non ha espresso interamente il suo potenziale in viola. Nell'ipotesi doppio trequartista alle spalle dell'attaccante, tipo Gudmundsson + Fazzini, peraltro, eventualmente si potrebbe cercare il sostituto di Kean senza troppa fretta”.