Frey: "Ai tempi della Fiorentina, a 25 anni, ho temuto di finire la mia carriera. Baggio e il Buddismo mi hanno cambiato la vita"

In un'intervista a ilnuovorinascimento.org, l'ex portiere Sebastien Frey ha ricordato uno dei momenti più difficili con la maglia della Fiorentina: “Era tutto bellissimo, i giornali titolavano ‘Frey para, Toni segna’. Poi arrivò la partita di Coppa Italia contro la Juve, non avrei dovuto giocare ma Prandelli mi chiese di scendere in campo e io ovviamente accettai. A un quarto d'ora dalla fine faccio un'uscita bassa, il mio avversario invece di saltare mi mette il piede sulla gamba e mi fa esplodere il ginocchio”.
“Rinacqui grazie a Baggio”
“Avevo 25 anni - continua - e quell'infortunio mi costò il Mondiale del 2006, oltre a mettere a rischio la mia intera carriera. Per fortuna, dopo tanti dubbi e una lunga riabilitazione, riuscii a tornare in campo ma avevo il terrore costante di una ricaduta. Fu allora che nacque il mio rapporto con Roberto Baggio: grazie a lui mi avvicinai al Buddismo e questo mi ha permesso di rafforzarmi e vivere con felicità gli anni successivi”.