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Paolo Vanoli
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

DE GEA: 6 Pilios lo impegna a terra subito, poi qualche patema quando i palloni in area sorvolano le teste. Graziato dal palo interno di Zine e poi super sul pallonetto di Jovic. Le sorti di questa gara purtroppo non dipendono da lui.

RANIERI: 5,5 Litiga con la linea, causa l’annullamento del tap-in di Gudmundsson oltreché del suo ma tiene tutti in gioco quando segna Gacinovic. Vanoli gli chiede la spinta in avanti ma la qualità è quella che è. Per una volta è più protagonista nell’area avversaria che nella sua ma sempre in negativo. 78’ Viti: 6 Una bella proiezione offensiva, mancata al suo collega, con cui pesca anche un assist poi non concretizzato da Mandragora.

COMUZZO: 5,5 Riparte da centrale, sempre nei tre, e la palla dello 0-1 gli passa serenamente alle spalle. Poco dopo si perde Jovic che in spaccata la manda alta, vince il duello nella ripresa ma nella ormai arcinota macchia difensiva della Fiorentina c’è anche la sua firma.

PONGRACIC: 5,5 Il solito Giorno della Marmotta per il croato, che parte arrembante, tecnico ma poi è esperto di osservazione: in questo caso del cross vincente di Pilios. E’ l’unico dei tre a spingersi realmente in avanti, e anche questa non è una novità.

FORTINI: 5 Dal suo lato Pilios spinge tanto e la sua risposta davanti è troppo timida, salvo nell’accelerata con cui guadagna una punizione dal lato corto dell’area. Passa a sinistra nella ripresa ma l’Aek sfonda proprio da quelle parti. 78’ Fazzini: s.v.

NDOUR: 5 Fa la mezzala di inserimento perché di impostare o dare qualità non se ne parla. La sua partita consiste nel colpo di testa che impegna Strakosha sul gol annullato a Gudmundsson, poi tra passettini inutili e tocchi all’indietro compone una coreografia di banalità e pesantezza. La solita. 63’ Kean: 5 Toglie un pallone goloso al limite a Gudmundsson, in contrasto con un centrale dell’Aek. Per il resto è non pervenuto.

NICOLUSSI CAVIGLIA: 5 Raramente illuminante, per non dire mai. Un paio di cambi di fronte stilosi ma anche diverse punizioni fuori misura. Il centrocampo viola viaggia a ritmi impresentabili. 78’ Fagioli: 4,5 Entra, sbaglia due palloni e finisce la gara, classica giornata in ufficio.

MANDRAGORA: 5,5 Prova a dirigere, a fare il leader ma quando non trova il tiro della domenica, diventa dura. E dire che la chance per mettere il mancino in porta ce l’avrebbe anche ma la butta malamente sopra la traversa. 

PARISI: 5,5 Una bella giocata, poi una sbagliata, poi una giusta, poi una da mani nei capelli, è un po’ come sfogliare i petali di una margherita. Caparbio nel recupero e assist ma Dzeko spreca malamente: è agitato e l’agitazione per assurdo aiuta regala anche i rari momenti di brio alla solita, soporifera Fiorentina. 63’ Kouadio: 6 Entra subito con una giravolta su Pilios che deve stirargli la maglia.

GUDMUNDSSON: 4,5 La sua sliding door è il gol annullato, dopo il quale non si vede mai, non entra mai in partita. Il problema è che eravamo al quarto d’ora del primo tempo, chi o cosa debba dargli la scossa non è dato saperlo. 

DZEKO: 4,5 Parlare ancora di questo signore di quasi 40 anni, che fatica a rendersi guardabile anche in Conference, è quasi sparare sulla croce rossa. Spreca una bella occasione di testa, sfortunato sulla traversa ma di preciso chi l’ha scelto lo sapeva lo stato di avanzamento della sua carta d’identità? Domanda retorica.

VANOLI: 5 Che fatica far girare il pallone, che fatica correggere la difesa senza cambiarne mai schieramento. Le sue urla esasperate sovrastano l’audio del campo ma fin qui la mentalità da guerra è solo a parole e dalle precedenti, penose, versioni di Fiorentina pioliana non è cambiato niente.


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