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Commisso Fiorentina
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Ospite di Lady Radio, l’intermediario di mercato Costantino Nicoletti ha spaziato su tantissime tematiche di casa Fiorentina nel corso di un ampio intervento, concentrandosi sulle prospettive della squadra, sul mercato e su tanti singoli.

‘Al settimo anno Commisso vuole un piazzamento di prestigio’

Pioli ha vinto uno Scudetto, fatto semifinale Champions, è cresciuto in modo non indifferente, ha un credito dettato dal curriculum. È un tecnico pratico ed esperto, si adatterà molto a seconda degli avversari nello schierare la Fiorentina, difficilmente la squadra imporrà il suo gioco. Non mi aspetto un Pioli che ruberà gli occhi con la sua filosofia. Voglio esagerare e dire che vorrei un Pioli simile al primo Prandelli. La Fiorentina ha obiettivi precisi e importanti e la vera notizia è che Commisso alla settima stagione ha splafonato negli acquisti e vuole arrivare ad un piazzamento di prestigio. In passato Commisso fissava il prezzo di un giocatore e arrivava chi glieli dava, quest’anno ha fatto fatica, con Dodô e Comuzzo in primis, nessuno ha offerto quanto richiesto tranne l’Al-Hilal per il centrale viola. La Fiorentina qualche sacrificio lo deve fare, come Kayode, non partecipando a competizioni importanti. Per me avrebbe dovuto accettare l’Arabia, fare due anni laggiù e tornare poi in Europa”.

'Mercato da 6+, Fiorentina schiava delle cessioni'

"La Fiorentina comunque aveva sempre speso, anche se male, dai troppi soldi per Amrabat a Duncan e Kouame, per citarne alcuni, ma anche Lirola. Quest’anno i manager della Fiorentina ha dovuto liberarsi anche di una serie di calciatori che erano stati errori del quinquennio precedente, anche con degli incentivi all’esodo. Non era assolutamente scontato che Kean rimanesse, vista anche la clausola, così come che restassero De Gea e Gosens. Gudmundsson, ad esempio, Palladino non lo voleva e non sarebbe stato riscattato. 16 milioni per Sohm li ritengo invece un po’ tanti, li avrei investiti in maniera totalmente diversa. Il mercato è da 6+, la Fiorentina è stata schiava delle cessioni, prigioniera di Beltran, di Kouame infortunato… di Infantino".

Piccoli e Dzeko possono giocare insieme, può essere una soluzione tattica, a maggior ragione quando i due avranno trovato maggiore confidenza. Con l’Italia non a caso Kean ha giocato in coppia con Retegui e l’ha fatto molto bene, può agire con un’altra punta accanto e interagirci benissimo. La punta viola è sembrata anche stare molto bene fisicamente”.


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