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Marì Comuzzo
Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

La Conference League non può costituire un metro di valutazione (ergo, Gudmundsson e Fagioli - tanto per fare due nomi - devono ripetersi in campionato prima di essere rivalutati), ma può aiutare l'allenatore a trarre delle indicazioni importanti. Da Rapid Vienna-Fiorentina, ad esempio, Pioli può aver imparato qualcosa sulla difesa.

Marì out, Comuzzo in

Per esempio che Pablo Marì, arrivato solo ed esclusivamente per volontà di Palladino, non può essere altro che una seconda (ma anche terza) linea. Anche ieri lo spagnolo ha commesso degli svarioni non indifferenti, uno dei quali è costato l'ammonizione a Comuzzo. A proposito, quest'ultimo ha offerto una prestazione incoraggiante, e la speranza è che Pioli possa tornare ad utilizzarlo anche in campionato.

Alzare il livello

La Fiorentina deve ritrovare una solidità difensiva: De Gea c'è, ma i tre davanti a lui devono alzare il livello. Comuzzo, Pongracic e Ranieri hanno le stimmate dei titolari, con Viti e Pablo Marì (oltre al giovane Kouadio, benissimo a Vienna) a fungere da alternative. Perché la squadra di Pioli fatica a segnare, ma anche dietro finora la situazione è stata tutt'altro che idilliaca. 


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