Lucchesi: "Le parole di Commisso sono scontate, se la Fiorentina fosse in vendita non lo direbbe. Gran parte delle colpe..."
Questo pomeriggio l'ex direttore sportivo della Fiorentina Fabrizio Lucchesi, durante un collegamento con Radio Sportiva, ha avuto modo di dire la sua sul momento attuale della squadra di Paolo Vanoli, a poche ore dalla sfida di Conference League contro la Dinamo Kiev.
“Quando si va oltre poi si rischia sempre che la pentola scoppi. Le parole della proprietà vorrei descriverle come abbastanza scontate, e come tali le leggo al contrario. Nel senso che: se la volesse davvero vendere non direbbe mai che la società è in vendita. E per questo non può far altro che dare fiducia ai suoi manager, visto che li ha scelti lui e che giustamente sono a Firenze per rappresentarlo. Sinceramente non mi sembra che ci sia una grandissima rilevanza nelle parole di quest'oggi di Commisso. Mi auguro soprattutto che stiano lavorando per cercare di trovare una soluzione al momento tremendo che sta vivendo la Fiorentina, non stanno e non solo per il blasone che ha la città di Firenze ma anche solo per dare un seguito agli importanti investimenti fatti in estate".
“Gran parte delle colpe per la situazione attuale della Fiorentina sono dei giocatori”
Ha anche aggiunto: "La Fiorentina adesso rischia seriamente una debacle che è davvero paradossale: il tutto arriva nell'anno in cui erano stati fatti importanti investimenti. Da fiorentino di nascita mi auguro che intanto trovino una soluzione interna a livello sportivo, perchè chiaramente in campo ci vanno i giocatori: secondo me sono quelli che hanno dato di meno, risultando tra i principali artefici della situazione prima di allenatore e società. Stanno dando poco per quello che devono dare e per questo, uniti, devono trovare un modo per uscire da queste zone di classifica”.
“Un cambio radicale potrebbe fare al caso dei viola, ma potrebbe anche non funzionare”
Ha anche provato ad ipotizzare come si debba muovere il club gigliato sul mercato: “Non mi permetto di insegnare ai miei colleghi cosa fare. però è vero che qualche volta smontare e rimonte la rosa funziona, è successo anche a me durante la mia carriera. Qualche altra volta invece riesce peggio, le squadre di calcio non sono come auto che basta cambiare un pezzo e tutto riparte. E' senza dubbio uno strumento radicale che metti in atto quando c'è bisogno di fare qualcosa di clamoroso. In ogni caso credo sia meno traumatico, e piu facile d fare, fare qualche intervento funzionale senza stravolgere tutto”.
“Con questa posizione di classifica è inutile parlare di progetto”
Ha poi concluso: “Per cambiare la situazione bisognerebbe essere dentro alla Fiorentina, conoscere bene la situazione ed avere il polso della situazione in mano: questa cosa lo possono fare solo gli attuali manager al comando. Con una proprietà che però non sa cosa vuole fare da grande, credo che un intervento del genere sia complicato da condurre. A meno che dietro le parole del presidente non ci sia la voglia di continuare con il progetto, anche se parlare di progetto con una situazione di classifica del genere è complicato”.



