Specialista ed esperto di palle inattive, Gianni Vio era componente del primo staff viola di Montella e a Radio Bruno ha parlato del confermato tecnico, tornato in coppia con Pradè: "Il finale della scorsa stagione non fa troppo testo per quanto riguarda Montella. Ho vissuto quei due anni, dove c’era Vincenzo come allenatore e il direttore Pradè, sono stati due anni importanti perché c’era molta collaborazione e condivisione tra i due. Montella cambiato? L’ho incontrato un anno fa a Venezia e ho visto sempre la solita persona, se poi nell’ultimo periodo è stato più contrariato meglio, vuol dire che è più umano. A me sembrava strano che nascondesse sempre i suoi stati d’animo, anche quando perdeva una partita. Altri ritorni in viola? A Firenze Borja Valero ha lasciato un grande ricordo calcistico e umano, è un personaggio di grande spessore. Il mio lavoro? La cosa più importante da considerare è che quelli che segnano sulle palle inattive sono calciatori intuitivi delle traiettorie del pallone. Noi allenatori dobbiamo creare delle premesse per riuscire a sfruttare le loro qualità".


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