Eraldo Pecci, doppio ex di Fiorentina e Torino, ha parlato così a Radio Bruno Toscana: "Le due squadre sono praticamente salve, ma non è una grande consolazione: entrambe erano partiti a settembre con ben altri obiettivi. Quando si costruisce una squadra senza chi fa gol, puoi correre quanto ti pare ma alla fine la partita finisce 0-0. Belotti è partito malissimo, ma del suo rendimento soprattutto post-Covid non ci si può lamentare. Il suo futuro penso sia ancora nel club di Cairo, ma non vale sicuramente quelle cifre che si leggono sui giornali. Lo stesso discorso vale per Chiesa: è un buon giocatore, ma sinceramente non so che ruolo abbia. L'arte del gol non la conosce molto bene e non so se potrà migliorare in futuro. Se i punti andassero in base al gioco espresso, il Toro sarebbe ultimo dietro anche la SPAL. Longo non ha colpe, il gioco lo fanno i giocatori: basta vedere il rendimento della Juventus nel primo anno di Sarri. Dare troppo merito o colpe all'allenatore è un errore. Amrabat? E' un giocatore molto bravo, che tocca la palla molto spesso e non la perde mai. Ha idee e dinamicità, è uno dei giocatori che ha reso di più in questa Serie A. I giovani sono forti e vanno fatti giocare, ma per avere un'idea completa vanno fatti giocare almeno 60-70 partite. La Fiorentina avrebbe bisogno di un uomo d'ordine, tipo Lucas Leiva o Demme, giocatori che nelle rispettive squadre danno equilibrio. Allenatore del futuro? Per me non deve fare dei danni, poi se ha una squadra di qualità e non commette errori, la stagione andrà per forza bene. Commisso? Ha portato entusiasmo a Firenze, è una persona positiva e simpatica. Non posso chiedergli, però, di competere con big come Inter e Juventus. Se poi lo farà, tanto di cappello".

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