Il savoir-faire di Palladino, trascinatore e collante di una Fiorentina che non deve porsi limiti: il tecnico è sempre più al centro delle dinamiche nel club viola
Appare ormai indubbio che il tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino abbia sempre di più un ruolo fondamentale nelle dinamiche interne del club gigliato. Non parliamo soltanto della scelta e della disposizione tattica dei giocatori, ma anche di quanto ormai si sia calato nella parte del trascinatore del gruppo viola tutti gli effetti. L’ex allenatore del Monza sta dimostrando a tutti gli effetti di essere l’artefice delle sorti di questa Fiorentina, partita con il freno a mano tirato, per poi accelerare e arrivare quasi in cima alla classifica e andare a calare nel momento attuale.
Palladino e l’ambiente viola
Che ormai Palladino abbia imparato a conoscere l’ambiente fiorentino si può constatare anche dalle sue parole rilasciata in alcune settimane fa: “Firenze è una piazza ambiziosa e noi dobbiamo cavalcare l’entusiasmo, la società si confronta ogni giorno con me, cerchiamo il bene della Fiorentina. Non dobbiamo imporci limiti". Un impegno costante quindi quello del tecnico viola, che sta facendo da collante tra più comparti del club per provare a ripercorrere il cammino intrapreso fino a poche giornate fa e tornare così a stupire con una rosa di giocatori scelti e voluti personalmente da lui, come Kean, Colpani e Cataldi per citarne alcuni.
Un percorso simile negli anni precedenti
Palladino sta mettendo tutto il suo savoir-faire nella sua prima esperienza da allenatore con una squadra di livello in Serie A. Ha gestito sapientemente il gruppo in circostanze extra-campo complicate, ci mette la faccia e fa autocritica, prende scelte forti quando serve e dà continuità a chi ritiene sia meritevole. Il suo percorso ricalca per certi aspetti quanto visto a Monza nel primo anno, dove con il suo gioco aveva fatto parlare di sé fin da subito. L’allenatore viola sta imparando a migliorarsi e a conoscere sempre di più come poter plasmare la squadra a seconda delle necessità, cercando di far imprimere la mentalità necessaria nei suoi giocatori: “Bisogna lavorare e credere in quello che facciamo” ha detto Palladino dopo la sconfitta contro l’Udinese. Una gara che ha evidenziato limiti e difetti di una squadra che aveva stupito tutti. Adesso tocca di nuovo a Palladino, trascinatore indomito e primo sostenitore dei suoi ragazzi, ritrovare la verve necessaria per tornare ancora una volta a sorprendere.