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Questo pomeriggio l'ex difensore della Fiorentina Alberto Malusci, durante un collegamento con Radio Bruno, ha a avuto modo di analizzare il momento della squadra di Paolo Vanoli a poche ore dall'ultima partita del girone unico di Conference League.

“Io nell’’89-’90 ho vissuto una cosa particolare. Avevamo la Coppa Uefa in cui andavamo a mille, mentre in campionato lottavamo partita per partita: sapevamo bene che non era la stessa cosa. I punti li facevamo, anche se è stato un campionato dove le aspettative erano altre e ci siamo salvati all’ultima giornata. Allo stesso tempo non credo che la situazione sia minimamente paragonabile a quella di adesso. E’ chiaro che all’epoca si pensava ad entrambi, qui sinceramente io la priorità, senza nulla togliere alla Conference League, la darei al campionato. Dobbiamo far fronte alla situazione attuale in campionato, e sinceramente vedo troppa tranquillità in giro. Io sono sempre stato positivo, e sempre lo sarò, ma mi sembra che ci sia davvero troppa serenità a Firenze: non ci si rende conto che abbiamo appena 6 punti”.

“Certi discorsi da parte di alcuni tifosi mi fanno veramente arrabbiare”

Ha anche aggiunto: “Io probabilmente sarò forte nel dire questo, ma chi dice che se andiamo in Serie B i giocatori devono venire con noi non capiscono niente. Ho la possibilità di avere ancora tanti punti a disposizione io devo pensare a queste cose quando ancora posso salvarmi? Chi vuole andare via io lo manderei via a calci nel sedere. Ma di cosa stiamo ragionando, la Fiorentina deve salvare la sua stagione. A me se Gudmundsson o Kean vogliono andare via che vadano via, se non hanno piu voglia di rimanere che vadano via. A Firenze deve rimanere chi è pronto a fare di tutto per evitare la retrocessione”.

“La Fiorentina deve tornare ad essere una squadra, ad essere unita”

Ha voluto mandare un messaggio anche ai giocatori: “Sono stato uno dei primi nelle difficolta a chiedere di stare vicino alla squadra, ma adesso siamo in un momento in cui si vede la squadra che non riesce a reagire e questa cosa ti fa arrabbiare molto. Com’è possibile che una squadra con questi valori non riesce a venir fuori da questa situazione? Non riesce davvero a tirare fuori il suo carattere? Finora a Firenze non si è vista una squadra, ognuno pensa al suo orticello. E se succede cosi non ne verremo mai fuori, per questo dico che d’ora in poi dobbiamo cominciare a ragionare e ad agire da squadra: tutti insieme a partire dai giocatori, fino ad allenatore, staff e dirigenza. Dobbiamo tornare ad essere compatti. Se poi dopo vediamo succedere quello che è successo a Sassuolo vuol dire che qualcuno non ha capito dove si trova. Io mi innamoravo dei calciatori in passato, ma ora basta: questi giocatori devono tirare fuori la Fiorentina da questa situazione in tutti i modi”.

“Ecco cosa mi aspettavo da Vanoli: mi ha un po' deluso”

Un commento anche sul primo mese di Vanoli: “Sinceramente mi aspettavo qualcosa in piu da parte del mister: è arrivato e sta operando sulla stessa falsa riga del suo predecessore. Per questo mi aspettavo qualcosa di diverso ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sono convinto che i moduli non fanno vincere le partite, ma sono convinto che un cambiamento da questo punto di vista avrebbe potuto dare maggiori certezze alla squadra: cambiare spesso può aiutare a superare certe situazioni. E sinceramente non capisco perche ancora non abbia cambiato nulla”.


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