E ora Commisso si faccia aiutare da qualcuno che capisce di calcio. Psicodramma Fiorentina: il progetto sta naufragando

Adesso l’obiettivo è chiaro per la Fiorentina: resettare tutto, per salvarsi. Perché un encefalogramma così piatto non si ricorda proprio. E il pericolo rche tutto degeneri è dietro l’angolo.
Senza società, senza ds, con un proprietario lontanissimo, un allenatore che da oggi sarà giustamente allontanato (erano i soldi evidentemente il problema), un direttore generale che non prende la parola nemmeno dopo un disastro del genere e che, ultimamente, ha fatto parlare di sé soltanto per alcune scaramucce in tribuna. E in campo una squadra che non sa cosa fare, morta dal punto di vista fisico e mentale.
Errori
Adesso cosa succederà? Galloppa per le prossime due partite, poi un ds (a meno che non venga promosso Goretti) che sceglierà il nuovo tecnico. Errori su errori negli ultimi anni, la conseguenza inevitabile di quello che è stato seminato. Gli addii clamorosi di Italiano e Palladino, la promozione di un responsabile della comunicazione a direttore generale, un ds come Pradè ormai stanco da anni ed evidentemente poco fortunato e abile nelle scelte.
Commisso si faccia aiutare
Commisso ha sbagliato tutto, questa è la triste verità e attorno a sé ha avuto uno stuolo di signor sì che non lo ha aiutato a migliorare, pur di mantenere il proprio posto di lavoro. Rocco ora si faccia aiutare da qualcuno che di calcio ci capisce. E a questo punto prenda un ds di valore e un allenatore pratico, esperto di salvezze. Addio sogni, almeno per il momento.
Serve un tecnico che intanto tolga la fascia a Ranieri, autore di scene da esaurimento di nervi che non rendono onore alla storia viola e a quella fascia. Un tecnico che la butti sulla grinta e sulla corsa. Si riazzeri tutto e poi magari, un po’ tutti, ricordiamoci quello che abbiamo detto e scritto su Italiano o su Palladino. Quello che abbiamo detto e scritto su una proprietà che, mai, ci ha dato la sensazione di voler imparare dagli errori per poi provare a crescere.
Naufragio
Pradè non c’è più, adesso tocca inevitabilmente a Pioli, ma è il progetto Fiorentina che sta drammaticamente naufragando. Assieme a quello che resta di questa dirigenza. Però abbiamo il centro sportivo più bello d’Italia, ci ricorderanno per la cinquecentesima volta. C’è da rifondare tutto, a novembre. E non sarà affatto facile e semplice. Soprattutto per chi arriverà potrebbe essere già tardi.



