In occasione del Festival della Serie A a Parma, ai margini di un evento incentrato sulla reale efficenza degli stadi italiani, è tornato a parlare anche l’architetto Marco Casamonti, incaricato dalla Fiorentina per la progettazione e la realizzazione del Viola Park. Questo un estratto delle sue dichiarazioni:

“L'Italia è in una situazione molto grave”

“In Italia abbiamo una situazione piuttosto grave. L'età media degli impianti è di 68 anni, contro i 35 per esempio della stessa Germania. Abbiamo strutture vecchie, poco funzionali e poco confortevoli. Riqualificare uno stadio sarebbe nuovo lustro per ogni città. Serve procedere a fare concorsi, progetti al fine di realizzare nuove opere. Di questo ha bisogno il mondo dello sport in Italia. E' normale ci sia discussione perché parliamo di grandi opere, ma non possiamo farne a meno, data la nostra condizione”. 

“Cambiamenti in vista per lo Stadio Franchi? Ormai è una questione chiusa”

Si è poi soffermato sulla questione Franchi: “La questione dal punto di vista progettuale è chiusa. C'è stato un concorso e un'assegnazione, i lavori sono partiti e quindi in linea di principio è chiusa. Ora il problema è capire dove giocherà la Fiorentina perché quando si realizza uno stadio bisogna anche pensare al periodo temporaneo. Per quanto mi riguarda è giusto riusare strutture esistenti e non costruire altri stadi esterni in linea di principio, perché ogni stadio consuma 7-8 ettari di suolo e prima di consumare nuovo suolo agricolo vergine bisogna pensare a riutilizzare quello vecchio. Il Viola Park un modello? Perché è concepito come un campus universitario dove giocano bambini, donne e uomini tutti insieme. Questa è la grande novità".

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