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Una Fiorentina bella bella si sbarazza, in Austria, del Rapid Vienna con un secco e perentorio 3-0. Vittoria mai in discussione, dal primo all'ultimo minuto. Tante le prove di livello (Viti, Fagioli, Nicolussi Caviglia, Ndour, Fortini, Džeko ecc. ecc.), comunque tutti almeno sufficienti, a parte la serataccia di Piccoli. Ottimo anche l'esordio europeo di Kouadio.

Nicolò Fagioli è il calcio, quando sta in palla fa proprio un altro sport. Bravissimo davvero!

Ora sotto col Campionato: speriamo che la vittoria faccia anche morale e rivitalizzi la squadra in vista del match importantissimo contro il Bologna.

Fagioli e l’importanza del 3-5-2 al posto del 3-4-2-1

Ovviamente, la Fiorentina per dirsi guarita è chiamata a ripetere la prestazione di ieri sera contro avversari di altra levatura, a cominciare da quelli del nostro campionato. Ma, l’ho sempre scritto, rinunciare a Fagioli era un errore e così si è dimostrato.

Schierato nel suo ruolo di mezzala, non solo ha disegnato calcio, ma ha migliorato e di molto il rendimento del regista Nicolussi Caviglia, fin qui sempre ordinato, ma da ieri anche propenso ad un calcio verticale. Con Fagioli mezzala, si è passati al più pratico, equilibrato e razionale 3-5-2, al posto del 3-4-2-1. Lo ha detto ieri sera anche Mister Pioli: con questo modulo si sta meglio sul terreno di gioco, perché tre uomini offensivi contemporaneamente in campo, in un momento del genere, non ce li possiamo permettere.

La consapevolezza di avere una panchina competitiva. Chi al fianco di Kean domenica?

Le tante rotazioni di ieri sera hanno donato alla Fiorentina anche una consapevolezza in più: quella di avere una rosa con i ricambi capaci di non abbassare il rendimento della squadra, rispetto ai titolari. Dietro, infatti, Comuzzo e Viti non hanno fatto rimpiangere Pongracic e capitan Ranieri; a centrocampo Ndour si candida a potenziale titolare, il 19enne Fortini (che dovrà comunque essere lasciato libero di sbagliare nel suo percorso di crescita) appare più pronto di quanto si pensasse, mentre Džeko si conferma “immortale”.

E quella manciata di minuti che ha restituito a Gudmundsson la gioia della rete, si spera che sblocchi l’islandese anche di testa. A proposito, chi giocherà al fianco di Kean domenica contro il Bologna? Lui o Fazzini?

Peccato solamente per Roberto Piccoli, che ieri ha fallito due reti piuttosto facili ed ha sbattuto contro la non irresistibile difesa austriaca per tutto l’arco dei 90 minuti. Ma ci sarà tempo anche per lui di dimostrare di essere un calciatore valido.


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