Nicolussi Caviglia non è stato preso per fare la differenza: vero, ma fino a un certo punto. Il regista che manca a Pioli e che può esaltare Fagioli, Sohm e i tre là davanti

Ci ha sicuramente ben impressionato in fase di presentazione Hans Nicolussi Caviglia. Una bella testa fuori dal campo, qualità non di certo scontata, e si spera anche sul terreno di gioco visto il ruolo che dovrà occupare. Una posizione che richiede qualità tecniche ma anche mentali, quella del regista, che l'ex Juventus dovrà interpretare nello scacchiere di Pioli.
Subito chiamato a fare la differenza
Nicolussi Caviglia non è il calciatore preso per fare la differenza ma, al tempo steso, da lui ci si aspetta tanto. La Fiorentina non ha registi puri (le prestazioni in quel ruolo di Fagioli e Sohm lo hanno dimostrato) e così proprio l'ultimo arrivato potrebbe diventare la soluzione ai problemi. Bisognerà dargli il tempo di adattarsi, ma non è difficile immaginare di vederlo coesistere con Fagioli e, quando non si ricorrerà all'attacco pesante, anche con Sohm.
Nicolussi e Fagioli, insieme si può
Proprio con Fagioli, Nicolussi Caviglia ha un rapporto che nasce tanti anni fa, nelle giovanili della Juventus. Il nuovo numero 14 viola ha detto di essere felici di ritrovare l'ex compagno, esponendosi anche sul piano tecnico: “Abbiamo qualità diverse e possiamo coesistere”, ha detto qualche giorno fa. Speriamo sia così, dunque, perché la Fiorentina ha enormemente bisogno di un calciatore che imposti il gioco e di un centrocampo che funzioni per esaltare tutta la qualità che c'è là davanti.