Spettatore dell’acuto di Nzola contro il Parma sebbene a distanza, il ct dell'Angola Pedro Soares Gonçalves può esultare per il gol del numero 18 viola. L'allenatore portoghese ha raccontato l'attaccante della Fiorentina al Corriere dello Sport-Stadio.

Mbala ha segnato una rete delle sue- ha detto- Di rabbia e di potenza. Bella, in poche parole. Non era facile segnare in quel momento, specie perché la gara stava finendo e fino ad allora Nzola non era stato molto efficace. Sono certo però che questo gol gli permetterà di acquisire tutta la fiducia che sta cercando. Magari lo porterà davvero alla svolta”. 

“Ha cambiato la sua vita nel corso dell’estate e adattarsi alla nuova realtà non è stato automatico. A Firenze le cose non sono facili come a La Spezia e Nzola, forse, non lo aveva previsto. Ma è una sfida che nessuno gli ha imposto: l’ha voluta lui e sono certo che la vorrà vincere”. 

Prosegue: “È un ragazzo timido. Di M’Bala, magari, può spaventare l’altezza, la massa muscolare, ma dentro è un ragazzo buono e introverso. Deve sentire la fiducia intorno a sé per esprimersi al meglio e probabilmente ancora non l’avverte del tutto. Io e il mio staff non ci perdiamo nemmeno una sua partita. Lo abbiamo seguito mercoledì e lo faremo anche domenica a Roma perché lui sa che lui può essere convocato in Nazionale, specie ora che siamo vicini alla Coppa d’Africa. Penso che il fatto di non aver avuto continuità nella formazione titolare possa averlo svantaggiato".  

“I suggerimenti per lui? Una mano importante può e deve arrivare dal suo allenatore, che lo conosce meglio di chiunque altro a Firenze, visto che lo ha già allenato da altre parti. La mia ricetta, poi, è una sola, isolarsi da tutto e lavorare step by step, come più volte ho ripetuto anche a lui. Il potenziale c’è, è sotto gli occhi di tutti. Basti vedere la qualità della rete che ha segnato contro il Parma”. 

Sulla possibile coppia con Beltran ha detto: “M’Bala si esprime al meglio quando gli viene chiesto di attaccare in profondità lo spazio, ma sa adattarsi anche giocando assieme a un’altra punta vicina a lui, come avvenuto nel secondo tempo in Coppa Italia”. 

Infine: "Ho convocato tante volte M’Bala in Nazionale, per cui nessuno più di me crede nelle sue qualità. Alcune volte non ha giocato ma lo ritengo un giocatore chiave, anche perché non ha mai fatto mancare il suo impegno. Spero che in questo mese possa ancora migliorare. La prospettiva di tornare a giocare per il suo Paese potrà di certo aiutarlo. Per noi si tratta della nona partecipazione ed è già importante esserci. Scendere in campo rappresentando l’Angola permette a chi ci guarda di apprezzare come stia progredendo il calcio in questa nazione. Sarà un caso ma durante i miei tre anni da selezionatore, ben undici giocatori si sono trasferiti a giocare dall’Angola in Europa: per me questa è la vittoria più grande, anche se tanti club - compresi quelli italiani - non amano molto il fatto che questo torneo si giochi a gennaio...». 


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