Montella: "Tre anni meravigliosi alla Fiorentina che non mi sono goduto appieno. Così è nata la mia squadra. Rossi un fenomeno vero"
L'ex allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella, intervenuto nel podcast Viva el Futbol, ha parlato della sua esperienza in viola, dalle difficoltà di partenza all'entusiasmante percorso fatto.
“Tre anni meravigliosi”
"Sono stati tre anni meravigliosi che forse non mi sono goduto appieno - ha detto - ma abbiamo fatto qualcosa di rivoluzionario per quel periodo. Come nasce? Io arrivo alla Fiorentina e non avevamo giocatori. Dopo il ritiro eravamo in pochissimi, poi arrivarono 18 calciatori. All'inizio Macia, che era bravissimo a trovarli, aveva preso Borja Valero e Gonzalo Rodriguez che erano retrocessi col Villarreal, poi aveva preso Mati Fernandez. Stavamo costruendo la squadra, però la società mi disse: “Guarda dobbiamo fare riinnamorare le persone che vengono allo stadio, dobbiamo giocare bene”.
“Mi imposi per Pizarro”
E poi: “Quindi prendemmo Aquilani, ci mancava un centrocampista basso. C'era la possibilità di avere Pizarro, mentre la società voleva un giocatore strutturato. Mi imposi e arrivò gli ultimi giorni di mercato, perché l'obiettivo era appunto quello di giocare bene. E' stato un azzardo, ma per quel contesto, per quel periodo in Italia era perfetto. Poi era una squadra che poteva passare dal 4-3-3 al 3-5-2 con una facilità incredibile”.
“Rossi fenomeno vero”
Infine: “Abbiamo fatto un anno 70 punti, un anno 68 punti e c'era molto entusiasmo a Firenze. Rossi? Un fenomeno, uno spettacolo vederlo giocare e allenare, calciava con una precisione unica. Era perfetto, sapeva giocare da solo con la squadra, purtroppo soffriva e ha sofferto tanto, doveva fare fisioterapia per due ore ogni giorno”.



