Foto: Vicario/Fiorentinanews.com
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Un grandissimo Terracciano. E' stato lui a salvare una Fiorentina inguardabile, ai limiti dell'osceno, nel primo tempo contro il Verona. La squadra di fronte al proprio pubblico avrebbe dovuto soltanto spargersi la cenere sulla testa per una prima frazione del genere, inconcepibile per una società che mira alla vette più alte della classifica e alla vittoria di una competizione europea.

Nel secondo tempo invece abbiamo visto una squadra viola proiettata in avanti, ma inconcludente. Ciò che è incomprensibile ai più, compreso lo scrivente, è come si possa giocare sbagliando così tanto in una partita che era da vincere a tutti i costi, per restare agganciati al Napoli e al treno Champions League

E invece, se avessimo perso tanto a poco non ci sarebbe stato niente da dire. Ma si sa, per restare sul banale, che la palla è tonda e ti punisce se non la metti in rete quando ne hai l'occasione. 

Alla fine dei salmi, di bello c'è un quinto posto conquistato alla bene e meglio, all'interno di in un campionato che evidentemente non ha più niente a che vedere con quello “più bello del mondo” che decantavamo negli anni Novanta. Italiano ancora una volta fortunato e vincente, ma come diceva Napoleone: meglio un generale fortunato di uno bravo. Questo quinto posto ci piace, anche se c'è qualcuno che la butta in tragedia e senza un perché. 


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